Cùmu ghèramu: ‘U màssàru.

Luigi Bisignani

 

 

Cùmu ghèramu: ‘U màssàru.

La descrizione che il Padula ci fa del massaro ottocentesco, non risponde appieno a quella del massaro nelle terre sandonatesi, almeno quelli nei miei ricordi di adolescente degli anni 50, epoca in cui tale professione stava scomparendo perché vi si dedicavano poche persone.

Da noi “ù massàru” era un possidente che curava il patrimonio familiare, ma poteva anche essere un affittuario di beni altrui od anche un fiduciario che ne organizzava lo sfruttamento e ne curava le rese. In questo ultimo caso era definito “fattùru”.

L’attività del massaro, per quel che rammento, negli anni 50 non era esclusivamente agricola ma poteva includere anche l’allevamento ed in caso di patrimoni di particolare consistenza, comprendeva entrambe le attività Continua a leggere

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Alcide LAMENZA

Luigi Bisignani

Con la collaborazione di Giuseppe Montone

 

 

il SANDONATESE  ALCIDE LAMENZA UOMO RINASCIMENTALE

 

 

Il 27 ottobre di quattro anni fa, nel corso di un controllo di routine al policlinico Gemelli di Roma,veniva inaspettatamente a mancare, per dissezione dell’aorta ascendente,

 

Alcide Lamenza-   Dopo gli studi liceali compiuti in parte al Tasso di Salerno e in parte a Castrovillari,

si laureerà in legge a Roma, dove conseguirà pure un dottorato in diritto sindacale e del lavoro-  Trasferitosi definitivamente da San Donato a Roma, la sua città,eserciterà la professione di avvocato, con una discreta casistica personale, di giudice onorario aggregato presso il Tribunale dell’Aquila e di giudice tributario –  Figura poliedrica e versatile leggeva di tutto dai classici greci a Mantaigne, dai Presocratici a Martin Heiddegger-  Nella sua casa studio di Roma traboccante di libri, all’ombra del Cupolone, soleva ripetere spesso :“Timeo lectorem unius libri”-  Inseritosi nel bel mondo romano, attraverso una lieson con la cugina di Paola Quattrini ,frequentò il suo salotto mondano.  Melomane autentico, attraverso le sue frequentazioni del Teatro dell’Opera, ebbe modo di conoscere Adriana Magetti,  in arte Fiorella, famosa ballerina classica, titolare di una delle maggiori scuole di danza classica della capitale, cognata del chirurgo Grassi, quale moglie vedova di un fratello di questi, medico anche lui, alla quale fu sentimentalmente legato; ed appunto  attraverso il grande chirurgo romano Giuseppe Grassi ebbe modo di conoscere  certe dinamiche che caratterizzavano gli ambienti della chirurgia romana (immediatamente dopo la 1 guerra mondiale) dove il padre Giuseppe Lamenza (reduce della grande guerra) dell’equipe medica del Maestro della chirurgia romana,Raffaele Bastianelli, conoscitore profondo dei manuali del Testut, appassionato di chirurgia e stretto amico del grande chirurgo Lucio Urbani (che tenne a battesimo Alcide), del prof. Giuseppe Amantea di Fedeli, di Lucherini (padre del press agent delle dive Enrico .Lucherini), cercava di farsi spazio e trovare nuove affermazioni, purtroppo poi  frustrate da avverse contingenze personali-   Cultore ad oltranza di pratiche sportive e della loro valenza formativa, amante della montagna, praticava da anni lo sci alpino-

“Garibaldino per l’Italia” era sempre presente alle Cerimonie in memoria della Repubblica Romana, al Gianicolo e a Villa Glori-  

 

Il suo saggio,edito da Gangemi di Roma, “Un repubblicano tra i Mille di Garibaldi.Stanislao Lamenza martire della libertà” , unica monografia organica sull’eroe garibaldino, suo avo, è stato definito da Umberto Broccoli opera originale ed anticonformista rispetto la storiografia ufficiale sulle spedizione dei Mille.

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La castagna di San Donato: la“curcia”, la “riggiola” e la “nzerta”

Luig Bisignani

La castagna di San Donato

è ricercata per la sua fragranza e il sapore forte e asciutto. La castagna non solo a San Donato, ma anche in buona parte della Calabria, ha rappresentato, fino a non molti anni fa, l’alimento base per il sostentamento della popolazione, per l’elevato valore nutritivo; veniva usata anche come farina per la panificazione (il famoso Pane dei Poveri).

Ricca di zuccheri, offre un apporto calorico alla dieta alimentare di 199 calorie, per 100 grammi di parte edibile. Viene consumata arrostita (le caldarroste) o cotta in acqua leggermente salata ed aromatizzata con semi di finocchio e foglie di alloro.

È usata anche per la preparazione di dolci, tra i quali vari tipi di “castagnaccio”. E’ una delle maggiori risorse della comunità data anche la produzione notevole: gran parte del territorio è infatti coperto da questi alberi da frutto. Sostanzialmente troviamo tre qualità diverse di castagne: la “curcia”, la “riggiola” e la “nzerta”.

La “riggiola” è quella maggiormente usata per il consumo quotidiano, mentre la “nzerta”, castagna più grossa e lucente, e la “curcia”, sul tipo del “marrone” sono state orientate più al mercato industriale.

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Cùmu putèra ghèssi:Quànnu tènisi à càputòsta.

Luigi Bisignani

Cùmu putèra ghèssi,un sogno oppure qualcosa che potrebbe realizzarsi ecco come la pensa Minucciu in questo suo,interessante racconto.Buona lettura.

 

 

Cùmu putèra ghèssi:Quànnu tènisi à càputòsta.

 San Donato di Ninea ottobre 2020.

Il neo direttore del museo sandonatese, sollevò gli occhi dal volumetto di storia paesana (gentile omaggio del Sindaco) e volse lo sguardò al panorama che gli offriva l’ampia vetrata del suo ufficio presso l’esposizione permanente, della quale era stato nominato responsabile da pochi giorni.

Ammirava il “grande presepe” dell’antico borgo di montagna che, negli ultimi anni, aveva visto un esponenziale aumento della popolazione e della superficie urbanizzata.

Ai vecchi quartieri (Mòtta, Tèrra, Palìzzi Càpucasàli, Casàli, Sàmmicuòsu , Jùjùlu, Chiàzzanòva, Chiàzzètta, Spilùngura, Chiàzzavècchia, Vanèddhi, Crùcivìa, Sàntucristòfaru, Jardìnu, Finèstri, Siddhàta, Pètracànnia e Giruni) ed alle frazioni (Pùlicastrièddhu, Lìcastru, Mànchi, Cùrticàru, Sàntulàzzaru Gàrcumàno e Ficàra) si erano aggiunti agglomerati di più recente di costruzione nelle località Sàntuvardìnu, Sànt’Antòniu, Pàstini, Cùtura, Pìzzicatìna, Sànta Ròsalìa, Pantànu, Sàntupiètru, Sàntunicòla, Sàntuvilàsu, Madònna dè Gràzzij, Vìnnirànna, Tràvura, Cùmmièntu, Carivòni e rì Vèni Continua a leggere

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La Calabria in Lutto

Luigi Bisignani

La presidente  Jole Santelli sfortunatamente ci lascia a solo 51 anni.

Lasci un vuoto incolmabile e la tua amata Calabria piange la tua scomparsa,Ci mancherài tanto.

Aveva appena 51 anni ed una grande responsabilità a cui l’avevano chiamata i calabresi. Una responsabilità di non poco conto, rendere la nostra regione virtuosa, più moderna ed efficiente. La morte della Presidente Santelli, la prima donna a guidare la giunta regionale calabrese, è una notizia tristissima; ci lascia sgomenti e di fronte a questi fatti tutti dobbiamo inchinare il capo, mostrare rispetto, riflettere su quanto sfuggente sia, a volte, la vita. Ed omaggiare la memoria di una donna forte che non ha fatto passi indietro, resistendo e lottando fino alla fine contro una malattia aggressiva. Jole Santelli ha affrontato 8 mesi difficili con un’emergenza coronavirus che ha cambiato la vita di noi tutti, mettendoci di fronte a nuovi limiti, nuove responsabilità, nuovi problemi. Esprimo a nome mio personale, degli iscritti e dei sostenitori dell’Associazione “Il Sogno che Unisce” una profonda tristezza,insieme al gruppo “Amici di San Donato di Ninea nel Mondo” ed il gruppo “Sei di San Donato di Ninea se” esprimiano  le nostre sentitissime e sincere condoglianze a tutta la famiglia…RIP e che la terre ti sia LIEVE.

le prossime settimane ed i prossimi mesi non saranno facili ma tutti, in Calabria, abbiamo oggi l’obbligo di prestare cura alla nostra regione e rendere anche onore e merito ad una donna coraggiosa.

R.I.P

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San Donato ha il suo ATM o Bancomat o Postamat

Luigi Bisignani

San Donato ha il suo ATM o Bancomat o Postamat

Finalmente dopo tante battaglia anche a San Donato è possibile prelevare denaro contante .

Il primo sportello automatico a San Donato di Ninea, presso l’ufficio postale

Da notare sulla foto  che hanno sistemato l’ingresso per far accedere anche gli invalidi in carrozzina ..

E poi hanno messo ATM. È un servizio molto utile sia per i residenti che per i Turisti.

 

Lo sportello automatico, o cassa bancaria automatica e anche sportello automatico di banca, è il sistema per il prelievo automatico di denaro contante dal proprio conto corrente bancario o postale attraverso l’uso di una carta di debito nei distributori collegati in rete telematica, anche fuori dagli orari di lavoro degli istituti di credito e in località diverse dalla sede della banca presso cui si intrattiene il rapporto di conto corrente. Lo sportello automatico viene anche spesso indicato col termine di uso internazionale ATM (dall’inglese Automated Teller Machine).

In Italia vengono sistematicamente, ma impropriamente, chiamati bancomat per sineddoche dal nome del primo e più grande circuito di prelievo che usa gli sportelli automatici. Bancomat è infatti un marchio registrato di proprietà del Consorzio Bancomat ed è la denominazione commerciale che identifica uno dei circuiti di debito nazionale per il prelievo di denaro contante da sportello automatico nonché il più conosciuto; altro circuito domestico è il Postamat di Poste italiane, ma sono molto diffusi circuiti internazionali quali soprattutto Cirrus-Maestro e V-pay.

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S.DONATO DI NINEA : RIUSCITO EVENTO IN PIAZZA

Luigi Bisignani

 BORGHI STORICI E ENTROTERRA NUOVA FRONTIERA TURISMO
• S.DONATO N./RIUSCITO EVENTO IN PIAZZA

SAN DONATO DI NINEA (Cs), martedì 18 agosto 2020

Basta con il mito assoluto ed indiscutibile del solo gap infrastrutturale da colmare: vi sono borghi e territori di questa regione che hanno bisogno soltanto di investimenti in risorse immateriali ed umane per mettere in moto ciò che già c’è, senza aggiungere altro. Che senso ha, infatti, ristrutturare e riqualificare, utilizzando diversi milioni di euro di finanziamenti e poi ritrovarsi strutture vuote, completamente sganciate da ogni circuito (turistico, culturale, commerciale, etc) e da ogni logica di mercato, di fruibilità e funzionalità? – Non tutti i comuni calabresi sono borghi e non tutti possono e devono essere trattati come aree dell’entroterra. Ma soprattutto non basta presentare una domanda di partecipazione ad un bando per considerarsi automaticamente ammessi, senza alcuna valutazione meritocratica delle diverse progettualità concorrenti. Va quindi interrotta la logica asfissiante e deprimente del solo consenso elettorale che ha scandito da ultimo anche la pessima evoluzione del cosiddetto Bando Borghi promosso dalla Giunta Regionale (che ha ammesso tutti i comuni partecipanti!) e di cui non si sa più nulla. La Regione abbia il coraggio di fare scelte precise. – La Calabria non può continuare ad essere ridotta ad uno spot balneare né ad essere orfana di un brand unico, coerente ed efficace di promozione di tutti i differenti turismi praticabili 365 giorni l’anno dallo Stretto al Pollino. E tra questi, i borghi ed i comuni dell’entroterra, che sono la stragrande maggioranza nella regione, rappresentano il vero valore aggiunto nella prospettiva dello sviluppo eco-sostenibile e del rilancio e riposizionamento della capacità attrattiva di questa terra e del suo patrimonio identitario distintivo nell’Euromediterraneo. Continua a leggere

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Primo Centro Estivo Sandonatese

Luigi Bisignani

Dopo un po di RIPOSO rieccoci sempre con lo stesso obbiettivo,promuovere e far conoscere il nostro PAESE

San Donato di Ninea Agosto 2020

Il primo Centro Estivo organizzato dal Comune di San Donato di Ninea è giunto alla conclusione.
Ringraziamo l’Associazione “Kairos”, che presso l’Ostello della Gioventù da loro gestito e con il grande aiuto dei loro animatori hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso regalando loro una settimana all’insegna dell’allegria, della scoperta e della voglia di stare insieme soprattutto dopo il periodo di chiusura obbligata.

 

Grazie ai genitori e non per ultimo ai bambini che hanno dimostrato un forte senso di responsabilità e di autonomia.

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Tradizioni,vecchi mestieri ,passione di una vita.

Luigi Bisignani 

Tradizioni,vecchi mestieri ,passione di una vita.

Si ritrova ancora qualche vecchio mestiere nel nostro territorio,al Vallo Marino troviamo questa grande e rispettabile Signora  con una grande passione per un mestiere in via di disparizione.

Carmela Consoli, nata il 24/05/1937, il giorno della madonna a San Donato.

Sandonatese vive nella frazione del Vallo Marino

83 anni, ha condotta una vita fatta di lavoro e umiltà.

Sin dalla tenera età si è dedicata alla cura degli animali e alla coltivazione dei terreni.

Vedova Scarpino, vive in Contrada Vallo Marino insieme all’unica figlia, il genero ed i tre nipoti.

Oggi con le nuove tecnologie tutti questi mestieri manuali sono quasi spariti,ma girando nel nostro territorio troviamo ancora qualche bel personaggio  come la signora Carmela che tramanda ancora una sua bella passione : la produzione di oggetti di paglia.

Nonostante l’età, le vecchie abitudini restano: si occupa ancora della cura degli animali e si dedica alla produzione di ceste e vari oggetti in paglia per “ingannare il tempo”.

Niente tablet ,pc o telefonini,solo le MANI. Auguri Signora Carmela di una lunga vita per continuare questo bel mestiere..

 

Le mani di chi ha lavorato una vita intera (e continua a farlo), gli occhi di chi si è guadagnata ogni singolo pezzo di pane, le spalle di chi ha sorretto una famiglia intera, l’anima della persona più buona che io conosca. Nonna! (Peppino CIlento)

 

 

 

 

 

Qualche oggetto di paglia:produzione della signora Carmela.

 

Foto di Peppino CIlento,che ringrazio vivamente .

 

 

 

 

 

 

 

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L’amministrazione comunale di San Donato dal 1813 ad oggi

Luigi Bisignani

Tantissimi anni fa ,ho frequentato la scuola media a San Donato,ma oggi mi chiedo che  cavolo mi hanno insegnato nel programma di storia,mi hanno parlato tanto dei Romani,Greci Cavour,Mazzini,Garibaldi,Masaniello, l’unificazione d’italia  e le guerre mondiali … ma mai un po di storia locale del mio paese,se l’avrebbero fatto oggi non sarei alla ricerca della storia del mio paese,e anche nel programma di oggi hanno dimenticato  qualche pagina di storia locale del Tuo paese nativo.Oggi sono avido di sapere e  cerco e ricerco un po di storia del mio pese.

Oggi vorrei sapere se sapete come si chiamava il primo sindaco Sandonatese e in quale anno avvenne la prima nomina?….pochissime persone sanno rispondere,normalissimo,

oggi vi faccio scoprire tutti i sindaci dal 1813 ad oggi…e come si poteva votare tempi fa…

Lista completa dei SINDACI e commisari di San Donato di Ninea dal 1813 ad oggi

che cambiamenti!!!

                                             L’amministrazione Sandonatese dal 1813 ad oggi

nel 1813 fu nominato il primo sindaco sandonatese: CAPANO GIOVANNI…ne seguirono 57 fra sindaci e commisari.

Dopo la restaurazione dei Borboni nel regno di Napoli (1815) e fino al 1989 I sindaci furono  di nomina di Regia.

Dal 1889 nei comuni di più di 10.000 abitanti il sindaco divenne elettivo nei capoluoghi  di provincia.

Per tutti gli altri comuni rimase la nomina di regia.Nel 1860 per aver diritto di votare bisognava : essere cittadini italiani, ;godere dei diritti civili,avere 25 anni ,saper leggere e scrivere  e pagare un censo annuo per imposte dirette di 20 a 40 Lire. Continua a leggere

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