NtàCàlàbria dò gòttucièntu

Luigi Bisignani

In questo periodo di pandemia una bella soluzione per passare il tempo é la lettura ,certo la lettura della nostra Terra,del nostro territorio.

Minùcciu bbi cùntàdi: NtàCàlàbria dò gòttucièntu

Appresso riporto le considerazioni di Vincenzo Padula, pubblicate sul giornale “Il Bruzio” del 4 maggio 1864, nelle quali l’autore rifletteva sulla condizione socio economica della provincia cosentina, negli anni immediatamente successivi all’unità d’Italia.

Non tutte le circostanze che il giornalista esamina hanno corrispondenza con usi, costumi ed accadimenti nel territorio sandonatese di quell’epoca, ma la condizione socio-economica non doveva essere di molto dissimile da quella appresso descritta.

Giudizi negativi e crude considerazioni, espresse dall’autore contro le popolazioni delle terre cosentine,possono non essere condivisiosuscitare disapprovazione,ma nulla tolgono alla vivida descrizione delle miserevoli condizioni di vita del popolo minuto,delle cattive azioni alle quali veniva indotto, dello sfruttamentoe dello stato di perenne sofferenza e miseria cui era assoggettato.

In corsivo il testo pubblicato più di un secolo e mezzo addietro. Continua a leggere

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Buona festa MAMMA

Luigi 
Bisignani

Honoré de Balzac:

Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.

Gianni Rodari:
Di parole ho la testa piena, con dentro la “luna” e la “balena”. C’è qualche parole un po’ bisbetica: “peronosopra”, “aritmetica”. Ma le più belle le ho nel cuore, le sento battere: “mamma”, “amore”.

Infine, ecco le parole di una celebre canzone, sempre perfette per la Festa della mamma:

Mamma son tanto felice perchè ritorno da te

la mia canzone ti dice che è il più bel giorno per me

mamma son tanto felice viver lontano perchè

mamma solo per te la mia canzone vola mamma sarai con me tu non sarai più sola

quanto ti volgio bene queste parole d’amore che ti sospirano il mio cuore forse non s’usano più

mamma ma la canzone mia più bella sei tu, sei tu la vita

e per la vita non ti lascio mai più

sento la mano tua stanca cerca i miei riccioli d’or sento e la voce ti manca la ninna nanna d’allor oggi la testa tua bianca io voglio stringer al cuor

quanto ti volgio bene queste parole d’amore che ti sospirano il mio cuore forse non s’usano più

mamma ma la canzone mia più bella sei tu,sei tu la vita e per la vita non ti lascio mai più
MAMMA..MAMMAAA!!

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Ziu Micuzzu u SACRISTANU

Luigi Bisignani

Nonno Domenico (3)

“Indimenticabili personaggi d’altri tempi”

Tra i tanti  personaggi Sandonatesi che mi tiene a cuore di ricordare e tramandare la sua storia su questo umile giornale é  Domenico Cozzarelli,ricordato da tutti come:

Ziu Micuzzu u sacristanu

Nel  mese di Novembre 2015, durante la sagra della castagna  ho avuto la fortuna d’incontrare La Sra Rachele,figlia i “Ziu Micuzzu u sacristanu” la quale gentilmente mi ha fatto visitare la sua attuale dimora(quando viene al paese,perché abita a Torano)il castello Panebianco” ora di propietà di Rachele e famiglia De Seta,sito nella zona dei Palizzi.Finalmente ho poututo visitare questo luogo,pieno di magia, che da tanto tempo desideravo fare,un desiderio tanto forte che per me fu un’immenso regalo che la Sra Rachele mi ha fatto, raccondandomi qualche aneddoto e mi aveva promesso di scrivermi qualcosa su suo papà ZIU MICUZZU,aiutata da sua figlia Mariagiovanna ,che ringrazio fortemente. Ecco cosa mi hanno scritto  e ve ne faccio parte.Ringrazio Rachele la figlia e Mariagiovanna la nipote per avermi fatto avere le foto ed i dati scritti in sua memoria.

Domenico Cozzarelli, detto Micuzzo, nacque a San Donato di Ninea il 6 novembre del 1909 in una piccola casetta “‘ncapu casali”.Avrebbe avuto questo mese di Novembre  110 anni.

 Come tanti bambini nati in quegli anni difficili, non fu riconosciuto dal padre,  così, Micuzzo, pur sapendo chi fosse, con un rammarico che segnò tutta la sua vita, non poté mai chiamare quell’ uomo “papà”.

Aveva due fratelli più piccoli: Vincenzo e Teresa ed in casa, insieme a loro, vivevano una capretta e 3 conigli che i bambini accudivano amorevolmente. Continua a leggere

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Buon 1° Maggio 2021

Luigi Bisignani

Oggi, in molti paesi del mondo, è una giornata di festa dedicata a tutti i lavoratori. Una giorno di riposo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale. Nonostante, in Italia e in Europa e nel mondo,il mondo del lavoro stia attraversando un momento più che mai difficile, penso che i concerti e sfilate del 1° Maggio non hanno senso, con tutta questa disoccupazione dilagante!
Anche per rispetto a chi ha perso il lavoro e non può festeggiare, questa giornata poteva essere sospesa in attesa di tempi migliori.

 

Comunque liberi di festeggiare il lavoro e di lottare per chi non ce l’ha.. Continua a leggere

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Ospedale di LUNGRO

Luigi Bisignani

 

Ospedale di LUNGRO MARZO  2021

Qualcosa non quadra  come si deve ,mancano posti letto e si tengono chiuse certe strutture sanitarie come l’ospedale di LUNGRO.
FATELO RINASCERE, NE GIOVEREBBERO TUTTI I CALABRESI!

Questo è l’Ospedale di Lungro, e poi dicono che non ci sono posti letto.(Foto allegate)
L’Ospedale di Lungro è composto da 4 piani più seminterrati.
Nel Piano Terra c’è Dialisi-PPI H12-Ambulatori-118 H24. La Dialisi ha 12 postazioni di tre turni con 30 pazienti, 1 Medico, 7 infermieri, 1 Caposala, 1 Oss.

Al Primo Piano c’è il Laboratorio Analisi convenzionali  dotato di tutte le apparecchiature manca però il personale Medico e Biologo.
Sempre al Primo Piano c’è la Radiologia con Teleradiologia e Tac ma FUORI USO.

 

 

 

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Pascuni 2021

Luigi Bisignani

 

 

Uno dei tanti giorni attesi dell’anno :il lunedi di Pasqua ,detto ara paisana “PASCUNI“.

Carrissimi AMICI ,dopo la Santa PASQUA 2021 speciale anche « PASCUNI 2021 » sarà triste e speciale,voglio augurarvi insieme alle  votre famiglie una buona pasquetta « #aracasa » AUGURANDOCI un ritorno alla « NORMALE »il più presto possibile.

Certo i dati sono incoraggianti,non vanifichiamo gli sforzi fatti fino ad ora,Continuiamo con responsabilità ed unità,restando a casa salviamo vite umane e la nostra STESSA.E fondamentale il contributo di tutti,rispettando le misure di SICUREZZA,RESTIAMO PRUDENTI.
BUONA PASQUETTA A TUTTI… Continua a leggere

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Buona Pasqua

Luigi Bisignani
Buona Pasqua, accogliete tutti questo Augurio, pieno di speranza, pieno di energia.
La vita è bella se è nuova, è nuova se è buona, se è saggia, se è forte, in una parola, se è cristiana.

Con l’augurio che ogni giorno sia per tutti noi la resurrezione dei valori umani nei nostri cuori !!!
AUGURI di cuore a tutti  gli amici e famiglie e tutti i fedeli  lettori del nostro “Giornale Interattivo di San Donato di Ninea” e dei vari gruppi di facebook: Amici di San Donato di Ninea nel Mondo,Sei di San Donato di Ninea se….,San Donato di Ninea  e Giornale Interattivo.

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U Vènniri Santu

Luigi Bisignani

Purtroppo anche quest’anno si dovrà fare senza la nostra storica processione con la famosa “BANDA DE TOCCHI” 

S’accompagna il Cristo morto e la statua della Santa Vergine,vestita in nero,dalla chiesa al

Calvario,in processione per le vie del paese,
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Domenica delle Palme

Luigi Bisignani

Domenica delle Palme: Passione del Signore

 

 

La settimana santa celebra il mistero della morte e risurrezione di Cristo. Oggi però la liturgia pone l’accento sulla passione, come la prossima domenica sulla risurrezione. La celebrazione della Messa della Passione è preceduta dalla processione delle Palme: è Gesù stesso che presenta già la sua morte in un clima trionfale di vittoria. La nostra partecipazione a questa liturgia ci impegna a seguire Gesù Cristo lungo il suo cammino. – Oggi si celebra la Giornata dei Giovani a livello diocesano.

 

La celebrazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme nella Domenica delle Palme introduce nella settimana santa che ci fa rivivere gli eventi della passione, morte e risurrezione.
Lunedì, Martedì e Mercoledì la Chiesa ricorda l’unzione di Betania, l’annuncio del tradimento di Giuda e del rinnegamento di Pietro, la preparazione della cena pasquale.
Il Giovedì Santo mattina nelle cattedrali si celebra la messa crismale in cui il vescovo circondato dai sacerdoti, dai diaconi e da una folta rappresentanza della comunità diocesana, consacra il crisma e benedice gli oli dei catecumeni e degli infermi e i sacerdoti rinnovano gli impegni assunti nell’ordinazione.

Nelle ore serali si celebra la messa in Coena Domini, Cena del Signore, preludio del triduo pasquale del Signore morto, sepolto e risuscitato. Si legge il Vangelo di Giovanni, dove Gesù lava i piedi dei discepoli, che esprime simbolicamente la sua vita di servizio e di dono. Al quale segue la lavanda dei piedi compiuta dal celebrante. La partecipazione all’Eucaristia richiede l’esigenza di far proprio l’atteggiamento di servizio di Gesù sino al dono della vita. Al termine l’Eucaristia viene portata all’altare della reposizione in vista della comunione dell’indomani. Dinanzi ad esso i fedeli nella notte sostano in adorazione personale e comunitaria.

Il Venerdì santo si celebra la Passione del Signore con una grande Liturgia della Parola, l’Adorazione della Croce e la Comunione eucaristica.
Il Sabato santo si fa memoria della sepoltura e discesa nel regno dei morti nell’attesa della risurrezione, che viene celebrata nella solenne veglia pasquale, madre di tutte le veglie e nella domenica di risurrezione. Il triduo pasquale risplende al centro dell’anno liturgico e ha in esso la centralità che ha la domenica nella settimana.

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I’ càstàgni da ieri ad oggi

Luigi Bisignani

E sempre un piacere ricevere  e pubblicare  le ricerche i Minucciu.

Minùccièddhubbìcùntadi: I’ càstàgni;  d’òtièmpùàntìcuàrijuòrninuòsti

 

 

A’ càlàbria ghèd’àcchjù rìcca i vuòschj ppìcchì ccìnnì sù ‘ncìrca nù miliùni i tùmminàti (3.870 ettari circa) chì su scàmpàti ari dànni cà,sèculi e ‘nsèculi,gànu fàttu tùtta à ggènti chì ntè  tèrri nòsti ccì vìniàdi ò cì pàssàvadi ppì fà guèrri, distrùggi, àrrubbà, pìtrènni(cùmu ù pàpa a ròma).

I’ tèrri ì sàntudunàtu gànu sùppùrtàtu i stèssi dànni dò rièstu dà calàbbria e quìru chi vàju scriviènnu vàli i pùru ppù pàìsi nuòstu

Durante il medioevo lo sfruttamento della maggiore risorsa del nostro territorio, il legname,si è accentuato e cito ad esempiole richieste di travi fatte nel 599 per lacopertura della basilica romana dei SS. Pietro e Paolo.

Verso la fine del VIII secolo vennero richieste travi per la riparazione del tetto di S. Paolo fuori le mura (sulla cui vicenda,per questo giornale, ho scrittoNùstuòzzu i sàntudunàtuàRòma”) Continua a leggere

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