Luigi Bisignani
Teatro sotto le stelle
Quei figuri di tanti anni fa
San Donato di Ninea, 5 agosto 2024
La nostra amica e scrittrice SANDONATESE,MARIA POLIDORO, mi ha scritto….
La festa della gioia, della speranza
Il cuore batte forte mentre risalgo le strade del paese in compagnia di una carissima amica di
infanzia. Le case illuminate, le finestre aperte, le voci che si spandono, si intrecciano in lingue e
accenti multicolori, gli incontri con persone lasciate tantissimi anni fa, vecchie signore davanti alla
porta a spustà come si faceva un tempo, danno al paese un sorprendente battito vitale, battito che
commuove.
Arriviamo a ra Terra (mi è difficile dire la Motta perché da bambina quel luogo era per me
soltanto la Terra), davanti alla chiesa, nella sua essenzialità, sempre di bellezza straordinaria. E
palpita il piazzale trasformato in meraviglioso teatro con palco e centinaia di sedie. Va in scena
Quei figuri di tanti anni fa di Eduardo De Filippo, una produzione Aprustum, con la valente regia di
Massimo Gatto. Ne è sapiente organizzatore Aldo Longo, sandonatese di origini, assieme all’attiva
Amministrazione Comunale.
Non tarda ad accendersi il piazzale ed è gioia, di incontri, abbracci, strette di mano. Una
lieve brezza lo attraversa, donando a sera, ristoro all’infuocata giornata, unita al profumo di
saltellanti crespelle che si leva da un angolo della piazza.
E lo spettacolo ha inizio. Sono tre atti unici, tre brevi commedie: Amicizia, Pericolosamente,
Quei figuri di tanti anni fa. Ed è divertimento puro, come solo la penna in napoletano e dialetto
italianizzato di Eduardo sa generare e questa talentuosissima compagnia, trasmettere, in un San
Ferdinando di Napoli questa sera magicamente sbarcato sotto le stelle del nostro paese.
Entrano subito in scena verità e finzione, realtà e gioco, delinquenza e ingenuità,
travestimenti, inganni, fraintendimenti. Dall’equivoco, fioritura di esaltante comicità. E il cuore del
piazzale gremito di sandonatesi e non, si riempie di allegria, leggerezza, gioia.
Siamo tutti lontani dal silenzio assordante che abita usualmente ogni angolo del paese, dalle
finestre e porte serrate e scolorite dal tempo, dall’abbandono, dalla malinconia, dalla rassegnazione.
Prepotente si fa il sentimento di speranza. Il cuore pulsante di San Donato non si è smarrito, mi
viene da pensare, sa coniugare sentimento, intelligenza e volontà. Può trasfigurarsi in luce di bene,
di crescita, dare a un triste destino, una nuova, gioiosa destinazione. L’appassionata operatività di
tanti giovani, meno giovani, solerzia dell’Amministrazione Comunale, in queste ultime settimane
per il rinnovamento del paese, ne è indubbia testimonianza.
L’evento di questa sera, una stella luminosissima nel firmamento di rinascita del paese. Che
possa da questo luogo, tempio sacro di impareggiabile fede e bellezza, spingersi come cometa nella
notte scura di San Donato, illuminarla di cultura, nuovo rigoglio, di bene, armonia.
Gratitudine profonda a tutti coloro che hanno voluto questo evento e ci hanno fatto dono
della festa della gioia, la festa del bene, del bello, della speranza.
Grazie.
Maria Polidoro
3 commenti
Grazie Maria per il giudizio super partes.
Ovviamente orologi di aver reso San Donato pulite ospitale ed illuminato nei vicoletti.
Orologi della organizzazione per portare tanta gente ad assistere ad un meraviglioso evento nonostante i tanti gufi.
Leggere queste parole fa solo bene al cuore e mi rende ancora più orgoglioso di essere Sandonatese…lasciamo da parte i personalismi..pensiamo al nostro caro e tanto amato paese…da lontano Vi abbraccio tutti…buone vacanze
Innocenzo Capano
Autore
Carissimo Amico Innocenzo condivido al 100% il tuo pensiero
Buone feste