Luigi Bisignani
Il sogno diventa realtà,
La vita é una cosa assai misteriosa,per quello che riguarda il nostro PAESE,SAN DONATO DI NINEA.Da anni ed anni si registrano partenze ,tante partenze,e là miracolo, si registra un arrivo.,5 persone hanno deciso di venire a vivere nel nostro paese ,che secondo loro é il PARADISO. Ringrazio Susana Moranelli di averci concesso l’eclusività della sua storia,direi una parte, perché tutta la sua storia e nei piccoli dettagli sarà pubblicata in un libro prossimamente.
“Il mio sogno era di venire ad abitare a san Donato paese nativo dei miei genitori,questo sogno é diventato realtà,ma purtroppo senza i miei genitori ,che sono rimasti per sempre in Argentina,ed oggi io vivo a San Donato con mia figlia e i nipotini”.Cosi Susanna inizia il suo racconto…
Mi chiamo Susanna Moranelli,sono nata in argentina a Buenos Aires un 5 ottobre,i miei genitori sono originari di San DONATO DI NINEA,oggi sto realizzando il mio sogno che avevo da bambina,vivere a SAN DONATO,cosa che certamente avrebbe fatto piacere anche ai miei genitoti,ritornare nel proprio paese nativo,ma il destino ha voluto che restassero per sempre in Argentina,ed io oggi Vivo a San DONATO
SOGNI da bambina e REALTA d’Adulta.
Per me e molto emozionante raccontare la storia delle miei origini, spero poter trasmettere la mia sensazione e la gioia che ho provato nello scrivere un po della mia vita,con questo umile racconto.
Questa mia storia iniza in un piccolo luogo dove si respira tanta aria di santità, tutta la natura e perfetta, cosi descrivo le mie radici, San Donato di Ninea, paesino della regione Calabria, in provincia di Cosenza,terra dei miei genitori.
Qui,a San Donato di Ninea, sono nati i miei genitori, Pasquale Moranelli e Maria Todaro. Due storie con tante sofferenze. Mio padre Pasquale,secondo figlio di una famiglia di otto fratelli e sorelle.I suoi genitori sono Rosina Cordasco e Domenico Moranelli. Sposati in Argentina all’inizio del secolo XX e poi rientrati in Italia dove sono nati tutti i figli (8).Mia mamma Maria, figlia di Angelica Muzzalupo e Vincenzo Todaro, quarta figlia di una grande famiglia ,10 fratelli e sorelle.
Nel 1952 mio padre si é imbarcato per la Argentina, seguendo a suoi genitori che erano ritornatI in Argentina.Mio padre aveva partecipato alla seconda guerra mondiale, fuggendo anche ad una storia d’ amore impossibbile e per questo che non é più tornato in Italia.
Lo stesso anno é partita per l’Argentina mia mamma, per tener compagnia a suo fratello Angelo che era andato in Argentina un anno prima, per fuggire la crisi causata dalla guerra. Una volta in Argentina, mia mamma e mio padre si sono conosciuti tramite il fratello di mamma,nel mese di giugnio di 1952,mia mamma non era pronta a sposarsi,semplice ragione non era sicura e nemmeno inamorata,ma finalmente si sposarono lo stesso il 20 dicembre 1952.
La povertà fu l’inizio della loro vita da sposi,affittarono una stanza, una cucina e condividevano il bagno con altre famiglie, il 10 settembre di 1953 é nata mia sorella Rosa Angelica, bellisima bambina dagli occhi blu. Peró la felicita non arrivava per miei genitori, l’11 gennaio 1954, quel giorno mia mamma lascio mia sorella nella culla dormendo , e preparava il pranzo a mio padre rientrato dal lavoro,quando tutto era pronto mia mamma ando a verificare se mia sorella dormiva,quando si avvicino alla culla ,immensa fu la sorpresa,non poteva credere a quello che vedeva,mia sorella si era svegliata e come il materazzo era piu piccolo della culla, il materrazo si era girato impedendo mia sorella di respirare.Mamma disperata grido al soccorso,chiese aiuto ai vicini i quali chiamarono il soccorso,non c’era più niente da fare ,mia sorella era deceduta , un’incubo per mamma e papa e per tutta la famiglia.
Erano pasati i mesi, mamma non dormiva, piangeva senza sollievo,4 messi dopo stava molto male, non aveva pace, e cosi una vicina infermiera l’accompagno all’ospedale dove lavorava, il dottore dopo gli accertamenti annuncio a mia madre che era incinta, si incinta di me, mia mamma piangeva dicendo al dottore che non era possibile , che non poteva essere incinta perché con il tanto dispiacere della perdita di mia sorella , non poteva nemmeno avvicinarsi a mio padre.
Per lei non era possibile, ma finalmente dopo il triste giorno della dipartita di mia sorella ,sono stata concepita e sono nato il 5 ottobre giusto 9 mesi da quella orribile data dove ho perso mia sorella.
Coincidenza incredibile, mamma diceva sempre che quando ha saputo che era incinta, ha avuto un mucchio di sensazioni, gioia, paura, e la tristezza di quel terribile 11 di gennaio.
Cosi sono venuta al mondo,il 5 ottobre, alle ore 7 del mattino,a Buenos Aires,in una primavera piena di sole.Mamma raccontava sempre, che tutta quella settimana era stata un periodo piacevole, con aria pulita,a cielo aperto, e che io ero venuta al mondo per aiutarla,e cosi fu, non l’ho mai lasciata, fino al suo ultimo respiro, il 1 gennaio del 2019, data in qui ci ha lasciato.
Mi hanno batezzato il 30 aprile di 1955 nella chiesa della Madonna del Rosario di Pompei in Buenos Aires
Mamma per sconfiggere la povertá aveva studiato taglio in Argentina, divento sarta e maestra di taglio,mio padre era pure sarto, hanno lavorato insieme, per sconfiggere la povertà, e come in Argentina le cose non sono state mai facile, non prendevano mai vacanze, mamma voleva darmi una buona educazione, per questo mi hanno mandato in una scuola privata, dalle suore.
Adesso che sono una donna adulta, guardo quella bambina che ero, la guardo e dico, che bambina speciale che ero, come tutti mi dicevanno, ma non potevo capire, per quella bambina era normale aiutare i genitori,occupandosi della casa mentre i genitori lavoravano.
Piccole cose che aiutavano ad uscire dalla poverta.Ricordo quando ero alla scuola superiore già dai primi anni,tutti gli amici mettevano da parte i soldi che servivano poi per la gita scolastica nel sud dell’ Argentina, ma io non partecipavo a questa gita,davo i miei risparmi mia madre per pagare il viaggio in Italia, cosi il 22 di luglio di 1973 ho fatto il primo viaggio in Italia, era la prima volta che uscivo da casa. Mai una vacanza, io aveva 18 anni e gia lavoravo. Quando siamo arrivati mi sono innamorata dell’ Italia, e poi quando ho visto San Donato, ho detto “mamma io appartengo a questo luogo,io sono di qua?”. Mamma é rimasto a bocca aperta per il mio modo di parlare, per quei sentimenti che esprimevo, per lei ero ancora una bambina,e cosi con il tempo quella ragazza che ero, avevo già un sentimento speciale per questo paese,San Donato di ninea ,u sentimento cosi forte che ho sempre portto nel cuore.
Poi sono passati gli anni, in Argentina le cose non andavano bene, perché era un paese ricco e prospero ma i suoi dirigenti hanno sbagliato molto.Non hanno avuto amore per la patria, intanto ho vissuto momenti terribili, pericolosi, poi il 24 giugno di 1988 e deceduto mio padre. Ho sofferto molto la sua mancanza, pero, la fede e le la mano di Dio mi hanno fatto continuare e battermi,ho sempre lavorato duro,durissimo.Mi sono laureata in economia, ho insegnato molti anni nell’unversita dei Gesuiti, e all’ epoca Jorge Bergolio, oggi il nostro Papa Francesco, faceva conferenze di Teologia agli alunni in questa Università,negli anni 90, precisamente a partire dal 1986.
In quel periodo ho avuto la fortuna di lavorare in diversi posti e con i guadagni nel 1992 ho cominciato a viaggiare,mi piaceva tanto San Donato che venivo tutti gli anni, e cosi che nel 1998 ci ho comprata una casa, con l’aiuto di due zie meravigliose: zia Minucia sposata con Arnaldo Moranelli fratello di mio padre, che mi volevano tanto bene e seguendo anche il consiglio di una altra zia, Domenica, sposata con Giuseppe Todaro, fratello di mia mamma.Zia Domenica mi diceva sempre”parla con tua zia Minucia che lei sicuramente trovera una casa nel paese”.
Cosi é stato, in quel annno, mia zia mi ha scrito una lettera che ancora conservo, donde mi spiegava che cera una opportunita, e cosí ho comprato la casa piú bella per me.
Amo questa casa, perché posso guardare i bellissimi panorami sandonatesi dal mattino alla sera,é una cosa indescrivibile l’emozione che provo ogni momento,ogni giorno.
Ho fatto la consocenza del parroco del paese Don Pino, il quale ringrazio tantissimo per i consigli.Lui mi vedeva venire tutti gli anni in vacanza insieme a mamma ed a partire del 2005, anche con mia figlia Carla che all’epoca era una bambina, Don Pino é stato sempre molto interessato per la nostra storia un po particolare.Parlavano,con Don Pino delle nostre coincidenze mistiche vissute, soprattutto della grotta della madonna di Santangelo di cui sono molto devota. Delle volte,con Don Pino, abbiamo anche parlato del Cardinale Bergoglio,
L’ultima volta davanti all’ imaggine della Madonna della grotta,nell’agosto del 2012 e incredibilimente il 13 di marzo di 2013 Bergoglio diventa Papa, piu che coincidenze tutta una cosa misteriosa che ci conferma la fede, una fede che conferma che niente é per caso.
Adesso che sono pensionata, ho potutto realizzare il mio sogno, e come sono cittadina italiana ho la residenza qui a SAN DONATO. In questo paradiso che ho sempre Amato
Qui respiro l’aria che hanno respirato i miei genitori e anche tutto il mio passato importante, mi sarebbe piaciuto che mia mamma fosse ancora qui con me, ma il destino ha scelto diversamente.
Tornando agli anni 2000 e nel frattempo mentro venivo tutti gli anni, ho vissuto delle situazioni che mi hanno cambiato la vita, siccome ho avuto una disillusione sentimentale, causa certamente dal mio modo di pensare ,non ho voluto creare famiglia,invece Dio mi ha fatto realizzare il sogno di diventare mamma, e come in Argentina la legge permette adottare senza sposarsi , sono diventata mamma di Carla,
Mia figlia, che in quell’epoca aveva 9 anni,adesso ne ha 25, si é trasferita con la sua famiglia, Kevin suo marito e i sui figli insieme a me.E si avete letto bene ha 25 anni si é trasferita con la famiglia dall’argentina a SAN DONATO e viviamo insieme e ne siamo FELICI.
Mia figlia Carla, sta facendo la pratica per avere la cittadinanza,si sono sposati qui a San Donato questo mese di agosto, ha due bellisimi figli, i miei amati nipoti, Mahiara di quattro anni e Baruj di un anno.Loro sono la mia gioia, e Dio mi ha regalato la possibilita di abitare con loro qui a San Donato di Ninea, un sogno che sembrava impossibile, soprattutto per la crisi che esiste ancora in Argentina.
Adesso fano qualche lavoro in campagna, fino a che i documenti sono in regola.
Prego per loro, per il loro futuro, debbo dire che qui ce molta pace e tranquillità in confronto a l’Argentina, e noi abbiamo finalmente bisogno di tutto questa PACE e TRANQUILLITA.
Voglio profittare di questo spazio per ringraziare Luigi Bisignani, che ha gentilmente accettato di pubblicare un pezzo della mia storia. Ringrazio tutta la mia famiglia che mi ha sempre incoraggiato, tanto i Moranelli che i Todaro, e anche adesso mi sono tanto vicini, i miei cugini delle due famiglie che per me sono fratelli, e anche quelli che ho lasciato in Argentina, i miei cari cugini di Lomas de Zamora e Mar del Plata della famiglia Moranelli, e mie due zii, Luigi fratello de mio padre e la sua sorella Filomena, loro due vivono in Argentina.
Mi piacerebbe nominare uno per uno, pero e tanto l’amore che ho per tutti che siamo tutti “UNO”.
La mia conclusione e che con il passare del tempo, penso che il destino é stato ingiusto con la partenza dei miei genitori da questa bellissima terra, lasciare questa armonia,questa pace per finire in una terra straniera ,in un’Argentina triste, e per questo che sento che Dio mi ha dato l’opportunità di lasciare un passato duro e difficile, con un presente e un futuro migliore in questo meraviglioso luogo, che i miei Genitori non avrebbero mai dovuto lasciare.
Grazie San Donato di Ninea, qui restero per sempre!!.
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voglio Ringraziare Susana per aver scelto il giornale per raccontare la sua storia.
Luigi Bisignani