Luigi Bisignani
Ricevuto dal notro paesano Giuseppe Cordasco, il 12 aprile 2010 e ripubblico con molto piacere.
RICORDANZA (“ZIU ‘NTONIU”)
Aveva cent’anni e più, tenero il sorriso,
ed era il nonno delle coste di San Vito.
Seduto sul gradino della chiesa Madre,
dal sole del meriggio riscaldato,
il guardo ei volgeva alla vallata:
quella che per capo ha l’abitato,
dai fiumi Gronde, Rose ed Occido solcata,
da tanti colli e borghi punteggiata,
dai monti della Sila infin calzata.
Con il mento raccolto in una mano
e con nell’altra il bastone a mò di guardiano,
scrutar volea le strade del contado
e riveder sfilare, come indiane,
le belle ferracchiole,
con gli occhi pien d’amore
e la cavezza dell’asino per mano .
Dimenticava il nonno la sua etate
e che quella era scena del passato,
quando vergogna era moralitate
e la fatica segno d’onestate!
Mò gli asini son tutti in pensione,
le ferracchiole divenute gran signore:
adornate non più da campagnole,
ma di lenti, foulards e pantaloni,
sfilano veloci a bordo di motori !
Le terre di pianura e di collina,
sian di Massanova o Santa Maria,
delle Manche, del Pantano o della Sorbia ,
son vittime di un ignobile destino :
ricettacolo di serpi . onniveri, malandrini
e rovi dalle malefiche spine!
Sugli alberi relitti non c’è un sol nido
e degli uccelli non s’ode il cinguettìo!
lungo i fiumi ed accanto alle cascine
niun s’inchina più al suon dell’Ave Maria!
Deluso e rattristato,
il nonno dall’altra parte gira il capo
e con un sospiro ed una lacrima
saluta e rende omaggio a quel passato!
da “Le mie memorie”
Giuseppe Cordasco