Luigi Bisignani
Nel giugno 2011 ricevevo questo bellissimo racconto,una storia, un’amore per la propria Terra e per il suo lavoro,oggi sono passati 14 anni che Pino coraggiosamente porta avanti il suo progetto di CUCINA TRADIZIONALE,un grande successo ottenuto a litri di sudore…Auguri Pino a te e tutta la famiglia.
Fiero di essere SANDONATESE: Antica Fattoria dei Nonni
Ecco dalla mano del felice propietario la storia di come é nato l’ormai conosciutissimo ristorante sandonatese “Antica fattoria dei Nonni”
un saluto caloroso da parte mia , grazie per il consiglio della paginetta e una cosa che mi gratifica molto.Il mio locale nasce nel giugno del 2003,ho pensato di aprire il ristorante pizzeria in aperta campagna dopo tanto girogavare che ho fatto in italia sempre nel settore ristorativo. Io sono nativo di macellara e mio padre di vallo marino , i terreni dove ho costruito appartenevano ai miei nonni ecco perché il ristorante si chiama “antica fattoria dei nonni” , il mio e stato un riconoscimento a quei contadini che hanno fatto una vita nei terreni per un pezzo di pane ed attacati alle proprie origini ed al proprio paese. Io mi sento
più sandonatese, Macellara faceva parte di San Donato poi ceduto a San Sosti per pochi spicioli, il mio cognome Vuono e tutto sandonatese. Comunque quanto ho costruito la mia casa nei terreni della mia famiglia la gente era incredula , mi prendevano per pazzo , a magior ragione poi quando hanno saputo che di li a poco avrei aperto un ristorante pizzeria. Nessuno ci avrebbe scomesso un soldo che poteva essere un sucesso , ebbene io avevo fatto una ricerca ed avevo capito che sandonato e le campagne potevano essere una risorsa , un conubio tra storia del paese le bellezze del centro storico la bellezza della montagna e la cucina di campagna é cosi é stato . I primi anni ho veramente portato tantissima gente che non conoscevano questi posti pur essendo a pochi chilometri di distanza. Dopo hanno cercato di imitarmi ,ma comunque ne sono fiero perchè ho portato una ventata di novita per il paese e per le campagne, io c’é la mettero tutta per proseguire nel mio lavoro anche se saro da solo, perchè tutte le aministrazioni a San Donato non Hanno mai voluto parlare di turismo:io parlo di turismo montano di turismo religioso di turismo architettonico di turismo scolastico ed altro , la sagra si é utile ma finisce li in quei tre giorni e poi San Donato si svuota e restano i commenti, s’é andata bene oppure no, e dopo comuque la mia rabbia é di vedere San Donato come un paese fantasma .Mi accorgo in questi giorni con grande amarezza del clima pesante che c’è a San Donato , invece di pensare al bene del paese si pensa a fare scaramuccie l’uno e l’altro cosi non si andra da nessuna parte, anzi a mio avviso faranno morire il paese e questo non dobiamo permetterlo a nessuno se vogliamo bene a San Sonato.Comunque ogni persona che viene al colle pensa solo a se stesso e al vicino di casa per agiustargli il gradino rotto davanti casa , non ho mai sentito nessuno dire mettiamo in sicurezza il centro storico abbelliamolo ecco pure recuperare quelle strutture al bivio, e nessuno ha capito ancora , che il vero patrimonio di sandonato in primus é l’acqua il petrolio del futuro e dopo viene la montagna senza però abbattere alberi che sono li da secoli.Il lavoro si costruisce con intelligenza e con tanta umiltà, chi non e umile non potra mai dare un contributo al paese,l’arroganza non porta mai da nessuna parte.
Un caro saluto affetuoso Giuseppe Vuono