Luigi Bisignani
Il venerdi SANTO, al mio paese, é una tradizione religiosa molto seguita.
S’accompagna il Cristo morto e la statua della Santa Vergine,vestita in nero,dalla chiesa al
Calvario,in processione per le vie del paese,
accompagnati dalla banda musicale sandonatese e dal tipico strumento
“a Tocca”
strumento fatto in modo artigianale che fa molto rumore.
Arrivati al Calvario ,il parroco dice la messa e poi si ritorna per le vie del paese, sempre in processione in chiesa.
I RITI DEL VENERDI’ SANTO DI PASQUA
Le manifestazioni religiose pasquali sono molto numerose e suggestive, in alcuni luoghi sono le feste folcloristiche più emozionanti e coinvolgenti del periodo primaverile.
Il Venerdì Santo è il primo giorno del triduo pasquale. Durante la Settimana Santa di Pasqua e in particolare il Venerdì Santo, ogni regione celebra, secondo le proprie tradizioni, il ciclo e la rievocazione della Passione e della Morte di Cristo. Nel tempo della Passione si rievoca il tradimento, la cattura e la crocifissione di Gesù Cristo. La sua morte espiatrice è stata il modello di ogni martire il cui sacrificio partecipa alla redenzione.
Le rievocazioni della Passione consistono in un solenne corteo in cui sono teatralmente riproposti da personaggi in costume gli episodi canonici della Passione del Cristo, della cattura nell’orto di Getsemani, della crocifissione, fino alla esibizione dei simboli materiali tradizionalmente collegati alla sua morte, come i chiodi, il martello, la tenaglia, la spugna, la lancia, i flagelli, la corona di spine, la croce, la colonna, la scala, il gallo, ed altri.
LA SOLENNE VIA CRUCIS
Come il sole all’equinozio è posto nel punto centrale per risorgere nella parte superiore dello zodiaco, così il Cristo è crocifisso al centro del cosmo, per risorgere e poi ascendere al cielo. Questo passaggio è simboleggiato nella solenne Via Crucis del Venerdì Santo, che consiste nel passare in processione e nel meditare davanti ad una serie di croci accompagnate dalle immagini che raffigurano gli episodi della Passione.
La parola Passione deriva dal latino “Passio, Passionis”, che deriva da “Pati”, che significa soffrire. Nella religione cristiana la Passione è attribuita al complesso di sofferenze e dei tormenti patiti fino alla morte, sulla croce, da Gesù Cristo. Ed è proprio il Venerdì della Settimana Santa il giorno tradizionalmente considerato della Passione
TRADIZIONI E RAPPRESENTAZIONI DI PASQUA
Le manifestazioni religiose pasquali sono molto numerose e suggestive, in alcuni luoghi sono le feste folcloristiche più emozionanti e coinvolgenti del periodo primaverile. In modo particolare in alcune località del Mezzogiorno dove sfilano in processione i “Flagellati”, incappucciati e armati di flagelli di varia foggia, con cui si battono il petto in segno di penitenza.
IL VENERDI’ SANTO IN PIEMONTE
I misteri del Venerdì Santo
A Cassine, in provincia di Alessandria, la rievocazione dei Misteri del Venerdì Santo ogni anno segue un copione diverso, che si ispira ad una figura vicina al Signore. La rievocazione è molto suggestiva e ha come sottofondo i brani dei laudari del 1300 e del 1400.
Cassine è un piccolo paese dell’Alessandrino, con più di tremila abitanti. E’ un rinomato centro vinicolo e si trova a 190 metri sul livello del mare.
La processione serale delle macchine a Vercelli
A Vercelli, la nota città del riso, il Venerdì Santo ha luogo la “Processione serale delle Macchine” La processione che riguarda la rappresentazione dei momenti di vita di Gesù si fa con le “Macchine”. Si tratta di grandi gruppi lignei, statue del 1600, montate su cassoni di grandi dimensioni, che rappresentano le varie fasi della Passione, quadri ed episodi del Calvario di Gesù Cristo.
Alle venti del Venerdì Santo le “macchine” vengono portate attraverso le strade della città e il corteo solenne si sposta dalla basilica di Sant’Andrea, uno dei principali monumenti della città, seguito dai membri delle confraternite e dal grande crocifisso, sorretto dai volontari. E’ una manifestazione considerata tra le più autentiche espressioni di fede popolare.
La Sacra rappresentazione di Romagnano Sesia
Romagnano Sesia è un piccolo comune che sorge allo sbocco della Valsesia, nella provincia di Novara, e dove da più di 250 anni, ogni anno ha luogo la “Sacra Rappresentazione”. Sono gli stessi romagnanesi a dare vita ai circa trecento personaggi, i figuranti, che partecipano alla rievocazione del grande dramma.
IL VENERDI’ SANTO IN VENETO
La Sacra rappresentazione di Bardolino
Bardolino è un antico centro della provincia di Verona, una bella cittadina turistica che sorge sulla sponda orientale del Lago di Garda famosa anche per la produzione vinicola. Ogni anno, in occasione del Venerdì Santo, si svolge una rinomata e suggestiva Sacra Rappresentazione, che è una delle feste folcloristiche più note della regione.
IL VENERDI’ SANTO IN LOMBARDIA
La Via Crucis notturna
Germignaga è una bella cittadina che sorge sulla sponda del Lago Maggiore, in provincia di Varese, dove ogni anno in occasione del Venerdì Santo, si svolge una suggestiva Via Crucis Notturna, per le vie del centro cittadino.
La processione dei Sacri Vasi
La sera del Venerdì Santo si svolge, nelle vie del centro cittadino di Mantova, la “Processione dei Sacri Vasi”. I Vasi Sacri contengono la reliquia del Preziosissimo sangue di Cristo e sono custoditi durante il resto dell’anno presso la cripta della Basilica di Sant’Andrea.
IL VENERDI’ SANTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA
La Sacra rappresentazione di Erto
Erto e Casso è il nome di un piccolo comune in provincia di Pordenone, che sorge a più di 770 metri di altitudine. In occasione del Venerdì Santo, a Erto, si svolge una suggestiva e importante “Sacra Rappresentazione” che rievoca la Passione di Gesù.
IL VENERDI’ SANTO IN LIGURIA
La Croce al contrario
In alcune zone della Liguria le processioni del Venerdì Santo sono caratterizzate dal fatto che il Crocefisso è rivolto verso la coda del corteo. E’ una antica usanza che si rifà al tempo delle battaglie navali contro i Turchi, durante le quali i crocifissi che adornavano le prore delle navi venivano rivoltati affinché gli infedeli, e cioè i Turchi, non potessero vedere il volto del Cristo.
La processione del Cristo morto
Laigueglia è un piccolo comune della provincia di Savona con più di due mila abitanti. E’ situata sull’ampio Golfo di Alassio ed è un antico centro di pescatori e commercio marittimo di origine romana. Oggi è una frequentata stazione balneare e, nonostante la profonda trasformazione sociale del turismo massiccio abbia modificato l’assetto demografico del paese, infatti oltre il cinquanta per cento dei residenti non è nativo di Laigueglia, le antiche tradizioni sono ancora molto vive.
In occasione della Pasqua, la sera del Venerdì Santo, c’è ancora vecchia usanza della Processione del Cristo Morto. Il fatto di poter portare in processione il Cristo Morto, rappresentato da una statua lignea, è considerato un privilegio, che ancora adesso viene messo “in vendita” dalla locale Confraternita di Santa Maria.
IL VENERDI’ SANTO IN EMILIA ROMAGNA
La Via Crucis notturna
A Montefiore Conca e a Verghereto, il Venerdì che precede la Pasqua ha luogo una suggestiva processione notturna, la Via Crucis, con personaggi che sfilano in costume.
Verghereto è un paese di poco più di duemila abitanti, in provincia di Forlì e Cesena, situato a 812 metri di altitudine.
IL VENERDI’ SANTO NELLE MARCHE
La Via Crucis
Nella zona del Piceno sono numerosi i riti religiosi e folcloristici legati al Venerdì Santo.
A Grottazzalina, una cittadina in provincia di Ascoli Piceno, inizia la sera verso le 21.00 la “Processione del Cristo Morto”, una tradizionale “Via Crucis” che percorre le vie centrali del paese.
La Bara di notte
La processione che ha luogo a Porto Recanati, la nota stazione balneare nella provincia di Macerata, è di origine medievale e viene detta “Bara di Notte”. L’enorme Bara del Cristo, alta ben cinque metri, viene portata da dodici pescatori scalzi, che sono chiamati “Sciabolati”, insieme ad altre statue sul tema della Passione, seguite per le vie del centro cittadino dalle confraternite nei loro costumi tradizionali.
“Le Madonnelle”
All’imbrunire del Venerdì Santo, presso il pittoresco borgo medievale di Quintodecimo, ad Acquasanta Terme, la nota stazione termale della provincia di Ascoli Piceno, si tiene la manifestazione chiamata “Le Madonnelle”. Sono quadri viventi che evocano la Passione di Gesù Cristo.
“Le tre ore di agonia”
A Monsampolo del Tronto, un piccolo centro in provincia di Ascoli Piceno, presso la Chiesa di Maria Santissima Assunta, nel primo pomeriggio si svolge un rito di antichissima tradizione che viene proposto con cadenza triennale: si chiama “Le Tre ore di agonia” e la prossima manifestazione si svolgerà nel 2013.
Sempre a Monsampolo, ogni anno presso il centro storico, il Venerdì Santo, di sera alle 21, si svolge la “Solenne Processione del Cristo Morto”.
Rievocazione storica del processo
A Monte San Pietrangeli, nella zona del Piceno, inizia alla sera alle 21 la Sacra Rappresentazione che viene chiamata “Rievocazione storica del Processo, della Passione e della Crocifissione di Gesù”. Viene rappresentata con oltre duecento figuranti e suggestive scenografie.
La processione del Cristo Morto
Presso il centro storico di Offida, una cittadina della provincia di Ascoli Piceno, ha inizio di sera alle 20 la solenne e suggestiva “Processione del Cristo Morto”.
La Via Crucis vivente
A Roccafluvione, in serata inizia la suggestiva “Via Crucis Vivente”, che si svolge per le vie principali del centro cittadino.
La solenne processione del Cristo morto
A Ripatransone, un piccolo centro in provincia di Ascoli Piceno ha inizio alle 20 il corteo della “Solenne Processione del Cristo Morto”.
La processione del Venerdì Santo
Presso il centro storico di Sant’Elpidio a Mare, una bella cittadina del Piceno, ha inizio di sera alle 21 la solenne “Processione del Venerdì Santo”.
Sant’Elpidio è di antiche origini medioevali, e l’abitato è ancora circondato da una cerchia di mura.
La storica processione del Cristo Morto
A Monteprandone, presso il centro storico, ogni anno nella serata del Venerdì Santo, si svolge la suggestiva “Storica Processione del Cristo Morto”, con la bara lignea indorata, che percorre le vie del centro.
La rappresentazione della Passione di Cristo
Anche a Centobuchi, una frazione di Monteprandone, di sera alle 21 si svolge la suggestiva “Rappresentazione della Passione di Cristo” e sempre alla stessa ora, anche la “Via Crucis”.
IL VENERDI’ SANTO IN UMBRIA
La processione del Cristo Morto di Assisi
La Processione del Cristo Morto che si tiene ad Assisi, la città del Santo in provincia di Perugia, è imponente e molto suggestiva. Ha un prologo il giovedì sera, nella Cattedrale di San Rufino, dove si svolge il rito della “scavigliazione” e cioè dello schiodamento della statua lignea dalla croce. Nella mattinata del Venerdì Santo, la statua del Cristo viene trasportata dalla Cattedrale fino al Convento di San Francesco, con tre soste ai Monasteri di Clausura, mentre in serata si svolge la processione vera e propria.
I Quadri viventi di Città della Pieve
I “Quadri Viventi” che vengono allestiti a Città della Pieve, un centro di villeggiatura che domina la Valdichiana nella provincia di Perugia, sono tipici del Terziere Borgo Dentro. I “Quadri”, che evocano le scene dalla Passione alla Resurrezione di Gesù, sono molto suggestivi e si tengono nei sotterranei del Palazzo Orca.
La rievocazione della Passione di Gualdo Tadino
Gualdo Tadino è una cittadina di villeggiatura della provincia di Perugia che sorge a più di 500 metri di altitudine sulle pendici dell’Appennino Umbro Marchigiano. In occasione del Venerdì Santo si svolge una delle più importanti Rievocazioni della Passione di Gesù, che consiste in un solenne corteo con figuranti in costume, nel quale sono teatralmente interpretati gli episodi canonici della Passione del Cristo, con quattordici scene.
La solenne processione serale del Cristo Morto
L’Umbria è una regione storicamente molto legata alla cristianità e quasi ogni località vanta una processione del Venerdì Santo di tradizione multicentenaria. E’ considerata particolarmente suggestiva la “Solenne Processione serale del Cristo morto” che si svolge a Gubbio, antico borgo medievale nel cuore verde della provincia di Perugia, organizzata dalla Confraternita della Chiesa di Santa Croce. I membri delle confraternite avanzano in processione cantando le laudi del “Codice Eugubino”, del XIV secolo. Fanno da sfondo alla solenne processione religiosa le struggenti note del “Miserere”, canto penitenziale che viene eseguito da due cori che si alternano fra loro. La processione conduce il Cristo al sepolcro, ed è chiusa da due gruppi scultorei del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, si svolge in una atmosfera molto coinvolgente tra le vie della città medievale.
IL VENERDI’ SANTO IN ABRUZZO
La processione del Tronco
A Sulmona, antica città famosa per la produzione di confetti, nella provincia dell’Aquila, il suono della marcia funebre di Chopin apre le celebrazioni del Venerdì Santo, risuonando tra le navate della Chiesa della Santissima Trinità. Un centinaio di giovani, vestiti di raso rosso, accompagnano poi in processione “il Tronco”, una croce alta ben quattro metri e decorata in argento, per unirsi in piazza Plebiscito con un secondo corteo che si riconosce dalla mantella verde indossata dai partecipanti.
La processione delle Congreghe
A Chieti, la terza città Abruzzese, il Venerdì Santo ha luogo la processione più antica d’Italia. Risale infatti alla metà del Cinquecento e da allora la processione si svolge identica, con la partecipazione delle Congreghe, i cui appartenenti indossano il tradizionale saio dei penitenti, che si compone di una tunica nera con mantella grigia. Gli strumenti musicali che accompagnano i canti appartengono all’artigianato tradizionale e tutto il percorso è illuminato da torce poggiate su treppiedi di ferro.
IL VENERDI’ SANTO NEL LAZIO
La Via Crucis a Roma
A Roma per il Venerdì Santo si svolge la Via Crucis con una impressionante processione che si snoda dal Colosseo al Palatino, celebrata dal pontefice.
La corsa del Cristo
A Tarquinia, una cittadina del Viterbese, il Venerdì Santo ha luogo, la “Corsa del Cristo”. Una gigantesca statua lignea che rappresenta il Cristo viene portata a spalla dai fedeli, di corsa, attraverso le vie del centro storico della cittadina medievale, tra le grida e gli incitamenti della folla e anche gli spari delle doppiette maremmane, che conferiscono alla manifestazione un tono folcloristico piuttosto insolito.
IL VENERDI’ SANTO IN MOLISE
“I Fuenti”
A Faibano, nella provincia di Campobasso, la Messa del Venerdì Santo, viene celebrata nella piazza al suono della banda musicale. Alla fine della funzione religiosa è tutto un susseguirsi di spari dei mortaretti, mentre uomini e donne, a piedi nudi e vestiti di bianco, si inerpicano lungo la ripida salita che porta al Santuario dell’Arco, che fa da scenografia ad una Passione dalle tinte apocalittiche. E’ di regola farsi a rotta di collo l’ultimo tratto di strada e per questo prendono il nome di “Fuenti” e cioè fuggenti, i fedeli che chiedono perdono a Maria, abbandonandosi a grida, lamenti e pianti.
IL VENERDI’ SANTO IN PUGLIA
Il pellegrinaggio dei “Perdone”
In tutta la Puglia le feste folcloristiche sono molto coinvolgenti e nella città di Taranto gli antichi riti della Settimana Santa iniziano il Giovedì Santo, quando nel primo pomeriggio, a partire dalle 15, dalla Chiesa del Carmine sfilano a coppie per le vie della città i confratelli del Carmine, chiamati “i perdone” e cioè i penitenti. Sono circa una ottantina di uomini che, con il volto coperto e a piedi scalzi, fanno visita e vanno ad adorare i Sepolcri. E’ un privilegio portare le statue e questa possibilità viene messa all’asta e conquistata a colpi di offerte di ingenti somme di denaro, perché è un atto di devozione con cui si afferma il potere dei ceti emergenti.
“Il rito del Fuoco Sacro”
San Marco in Lamis è un comune agricolo della provincia di Foggia in cui si svolge una spettacolare processione in occasione del Venerdì Santo, dove sacro e profano sono un po’ mescolati. Il corteo della processione viene chiamato delle “Fracchie”, e consistono in grossi coni di rami di albero che vengono infuocati per celebrare il “Rito del Fuoco Sacro.
Il pellegrinaggio dell’Addolorata
Sempre a Taranto, si svolge nella notte la suggestiva cerimonia della processione dell’Addolorata. Al chiarore delle fiaccole, a mezzanotte, uomini incappucciati e scalzi con una corona di spine in testa, iniziano il pellegrinaggio dalla chiesa di San Domenico seguendo Maria di chiesa in chiesa, alla vana ricerca del figlio, e girano per tutta la città fino al giorno seguente. Avanzano dondolando lentissimamente, tanto da impiegare tutta la notte per percorrere quattro chilometri. Lo strumento musicale che scandisce il cammino del pellegrinaggio è chiamato “troccola”.
La processione “dei Misteri”
A Taranto il Venerdì Santo, alle 17, parte dalla Chiesa del Carmine la “Processione dei Misteri”. La bara di Gesù morto, con i gruppi artistici di legno e le statue di cartapesta, raccontano e rievocano i momenti della Passione e sono portati da uomini incappucciati. Il Sabato Santo la processione rientra in chiesa. Questa processione è tra le più singolari d’Italia, sia per la lentezza con la quale si svolge sia per la stranezza dei costumi dei confratelli che vi prendono parte. Ricorda molto una cerimonia spagnola simile che si svolge a Siviglia.
IL VENERDI’ SANTO IN CAMPANIA
“I Misteri” spagnoli
In Campania, in diversi centri, il Venerdì della Settimana Santa si svolgono le processioni dei Misteri e le Sacre Rappresentazioni, secondo l’antica usanza lasciata in eredità dagli spagnoli.
IL VENERDI’ SANTO IN BASILICATA
La Sacra rappresentazione
A Barile, un piccolo centro nella provincia di Potenza, ogni anno in occasione del Venerdì Santo, seguendo una antica tradizione, si svolge una “Sacra Rappresentazione” animata da numerosi personaggi viventi.
La Sacra rappresentazione della Via Crucis
Venosa è una cittadina che sorge a 415 metri di altitudine a nord del capoluogo lucano, nota per aver dato i natali al grande poeta latino Orazio. Ogni anno il Venerdì Santo si svolge un rito di antica tradizione, la “Sacra Rappresentazione della Via Crucis”. Il corteo solenne sfila per le vie del centro cittadino.
La processione del Venerdì Santo
A Forenza, un piccolo centro nella provincia di Potenza, inizia in serata la tradizionale “Processione del Venerdì Santo”.
“I Misteri”
Una suggestiva processione del Venerdì Santo con delle pesanti statue lignee, chiamate dei “Misteri”, si svolge a Montescaglioso, un piccolo centro della provincia di Matera.
IL VENERDI’ SANTO IN CALABRIA
“I Battenti”
In Calabria si svolge una festa popolare molto particolare. I “Battienti” sono membri della Compagnia dei Flagellanti di Nocera Terinese, un piccolo comune di 4.700 abitanti posto a 240 metri di altitudine nella provincia di Catanzaro.
I “Battienti” si torturano pubblicamente colpendosi le gambe con uno strumento chiamato il “Cardo”, è un sughero che porta infissi tredici frammenti di vetro. Come se non bastasse si versano sulle ferite una mistura composta da vino e aceto che disinfetta ma ritarda la rimarginazione delle ferite. Seguono la processione della Madonna che regge il Cristo.
Quello dei “Battienti” è un antico rito legato alla cultura penitenziale cristiana, che ha avuto il suo culmine nel periodo del Medioevo.
IL VENERDI’ SANTO IN SICILIA
“LE CONFRATERNITE INCAPPUCCIATE”
A Enna sfila la suggestiva processione del Venerdì Santo con le “Confraternite Incappucciate”.
Le Confraternite indossano abiti di foggia tipicamente spagnola e portano in spalle la bara di Cristo e l’Addolorata.
“Il Signore delle Fasce”
Pietraperzia è una cittadina che sorge a 476 metri di altitudine nella valle del Salso, in provincia di Enna. In occasione del Venerdì Santo sfila per le vie del centro cittadino la solenne processione del “Signore delle Fasce”.
La processione notturna
A Trapani, in occasione del Venerdì Santo, si svolge una singolare e lunga manifestazione, che dura l’intera notte. Nella suggestiva processione la statua del Cristo Morto è preceduta da ventiquattro gruppi di maestranze: personaggi che sembrano usciti dalle botteghe artigiane della vecchia Trapani dei secoli XVII. La processione si snoda per le vie principali della città, fino alla mattina del sabato. Nella lunga processione le maestranze sfilano cadenzando il loro passo al ritmo della marcia intonata dalla banda musicale.
IL VENERDI’ SANTO IN SARDEGNA
Processione del Cristo Morto
A Cagliari, il Venerdì Santo, ha luogo la suggestiva “Processione del Cristo Morto”. Si tratta di una tradizione lasciata in eredità dagli Spagnoli.
Il corteo notturno è illuminato dai soli ceri, parte dalla Chiesa di San Giovanni Battista e giunge, attraverso i pittoreschi quartieri di Villanova e Castello, sino alla Cattedrale. La processione è curata dall’antica Confraternita della Solitudine: indossano gli antichi costumi e cantano cori polifonici facenti parte di una antica tradizione che si è tramandata oralmente.
Un altro rito, chiamato “S’Iscravamentu”, con sui si rappresenta la deposizione della croce, si svolge nella chiesetta del Santissimo Crocifisso.
La Cerimonia notturna
A Iglesias, una cittadina della provincia di Cagliari, in occasione del Venerdì Santo è programmata una spettacolare “Cerimonia notturna rievocante la Passione di Cristo” alla quale partecipano le antiche confraternite abbigliate nei loro tradizionali costumi seicenteschi.
3 commenti
Bellissimo ed interessantissimo excursus sul Venerdì santo in Italia.
Da sandonatese quel “vennari” nel titolo mi disturba, mi pare fuori
contesto “ppìcchi a sàntudunàtu sì dìci Vènniri”.
Da cultore del dialetto quale mi reputo, questa “svista”, carissimo Gigi non potevo perdonartela. Ciao e buona Pasqua
Luvì, a sàntudunàtu ghè Vènniri, Vènnnari u dcinu i paisi dò chjànu
Purtroppo avete dimenticato di menzionare il Venerdì Santo di Alatri, giunto alla 189esima edizione, una rievocazione storico – religiosa che conta oltre 450 personaggi in costume, una delle più seguite e sentite del Lazio