La Redazione
Bona jarnata paisà,
nda su periedu elettorale
c’é tantu “GHODIO” aru paisi PCCHI?
Questa foto dice tutto…
Fate un commento rivolto al futuro SINDACO…so che leggerà!!
Apr 26
La Redazione
Bona jarnata paisà,
nda su periedu elettorale
c’é tantu “GHODIO” aru paisi PCCHI?
Questa foto dice tutto…
Fate un commento rivolto al futuro SINDACO…so che leggerà!!
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11 commenti
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Già perché? Perché non collaborano tutti per far uscire San Donato dal suo immobilismo e farlo conoscere in giro? Puntare sul turismo!!! Paesi come il nostro ce ne sono pochissimi: posizione stupenda (da 900 mt di altitudine si vede il mare!!), vicinanza a due mari, sentieri di montagna splendidi (li ho fatti tutti quando anni fa erano stati segnati insieme ad amici!), aria e acqua e cibi che non trovi più in giro e non inquinati, rondini che volano a stormi!!!!! Meditate….
Rosa Alba Russo
Perché, perché non si trova nessuno che da una bella idea e fa capire ai soliti noti di turno che si spartiscono il potere locale che per fare gli amministratori ci vogliono idee. qui mi viene da fare una domanda spontanea a chi sa dare una risposta. la galleria dove è stata prelevata l’acqua per darla a chi bisogno aveva, secondo informazioni, concessa per 30 anni, non hanno fatto doppia corsia per dare una svolta al tutto morto!. possibile che nessuno abbia trovato da ridire? possibile che se ci sono stati compromessi sotto banco, neanche l’opposizione non se ne accorta?. ecco date una risposta. lo sbocco al mare con doppia corsia, se fosse stata fatta, quella si che era un toccasana per il paese. grazie
CARISSIMA SIGNORA RUSSO a san donato non esiste collaborazione(era nominato il paese dei ricorsi o denuncie anonime,e sa chi faceva le denuncie ,il vicino)pero’ esiste l’infidia ce’ un detto (non lo faccio io ma faccio in modo che non lo facciano neanche gli altri) .in agosto quanto riesco ad andare in ferie a san donato mi organizzo per fare dei piccoli ripristini o restari, averto anzi tenpo l’ufficio tecnico ,ma guarda caso come incomincio i lavori mi arrivano i vigili e carabinieri chiamati dai mieii vicini .io abito proprio a quei 900 metri e quando al mattino apro la finestra o la porta che da su sibari o una veduta panoramica inestimabile ,ma pur troppo o un pericolo inconpente che da trentanni non risco a mettere in sicurezza il terrazzo d’avanti casa mia fra un blocco e l’altro dei lavori e l’ufficio tecnico non mi da risposte esauriente o non risposte.
Sig.ra Russo, al coro di lamenti aggiungo anche il mio di lamento. Perchè provano tanto gusto a distruggere un territorio che ormai è arrivato al fondo dello sfacelo e può solo risorgere, sempre che chi ci risiede lo voglia? Direi: mistero infinito di San Donato di Ninea. Per la domanda del Sig. Paolo le dico che non molto tempo fa, senza nulla sapere di progetti SAndonatesi; posi anch’io in campo un’idea simile alla sua e venni a sapere che c’era il progetto perchè San Donato facesse da congiungimento tra Ionio e Tirreno. Ma non se ne fece nulla. San Donato è stato posto in degrado mano a mano ed ormai tutte le portate sono state servite, l’ultima che è rimasta, di questo lungo pranzo, è lo spettro dell’accorpamento con altra comunità di cui i residenti saranno sicuramente dei sottomessi.
Giovanni, un ex purtroppo per il paese personaggio pubblico nonché amministratore n°1 di San donato, mi ha a chiare lettere rivelato: la politica, non si fa senza compromessi. ecco Giovanni, uno dei motivi che nessuno amministratore, supportato e rivotato da cittadini senza voglia di pensare, non possono o non vogliono, magari per interessi personali, contrastare una decisione venuta dall’alto. le faccio solo un esempio: mettiamo che l’allora sindaco e cittadini, si fossero ribellati bloccando i lavori pretendendo la doppia corsia con sbocco sul mare, che cosa sarebbe avvenuto: san donato ridiventava il paperon dei Paperone della Calabria mentre i paesi limitrofi si sarebbero grattati la pancia. Questo è il mio pensiero ma non è detto che i motivi siano solo quelli citati. Con osservanza saluto
Paolo Piroli
Paolo grazie per il lei, ma non è il caso, un bel tu condito da rispetto reciproco è sempre ben accetto. Il discorso paese è troppo lungo per essere affrontato qui. Ciò che tu mi dici rispondendo al mio intervento, mi ha portato alla mente un viaggio fatto alcuni giorni fa a Catanzaro dove per giungere alla città capoluogo di regione bisogna percorrere la super strada La Mezia/Catanzaro: bene, sono circa 30 minuti di percorso e di quella strada che finisce al Lido ho notato che ne hanno beneficiato tutti i paesi il cui territorio attraversa. Se così è nella provincia di Catanzaro perchè non potrebbe esserlo in quella di Cosenza e per due territori importanti come la sibaritide e la zona dei cedri di Scalea? Di questa situazione io credo che ne potrebbe beneficiare non solo San Donato, ma, tutta la sibaritide inclusi i comuni vicioniori a SAn Donato e tutta la fascia costiera Tirrenica da Belvedere fino ai confini con la Basilicata. Poi ti voglio dire ancora un’altra cosa: solo l’anno scorso i Sindaci dei paesi della sibaritide insieme al presidente della provincia cosentina hanno paventato una possibile realizzazione di un aeroporto nella piana di Sibari. Allora, non servirebbe una bretella di collegamento tra i due mari? A parte ciò quella strada non avvicinerebbe il bacino tirrenico provinciale superione alla sua città capoluogo? I vantaggi di una realizzazione simile non sarebbero solo di San Donato!!! Purtroppo per chissà quale strana ragione alla nostra regione non sarà mai resa vita facile, anche con il benestare dei suoi abitanti.
Giovanni, il tutto, penso che stia nell’adottare la legge che vige nei pollai: se tu dai troppo da mangiare al gallo quello si ingozza e con la gozza piena, se lo vuoi fare arrosto non si lascia avvicinare, ma se ha fame, per il bisogno, diventa docile e raggiungibile. non so se intendo il concetto. praticamente il sistema funzione come funzionava molti anni fa a San Donato, sotto le elezioni, i candidati a sindaco usavano il sistema del pacco: mandare un bel pacco ai paesani, incavolati e delusi, con dentro pasta, salami e altro, ora non so che espediente viene usato, e tutti erano felici e contenti per la grazia ricevuta: a quei tempi la fame, gentilissimo Giovanni, non so se ne sei al corrente, era una cosa seria. Oggi i tempi sono cambiati e di fame in Italia non si muore, se non in alcuni casi, restano esigenze diversi: e molti politici sanno di cosa si tratta e promettono, inducendo gli illusi ad un chiaro arruffianamento – se dopo, come spesso accade, non riescono a mantenere le promesse fate, fanno come gli avvocati nei tribunali quando perdono le cause: danno la colpa al giudice, mentre loro la danno all’opposizione. e l’uomo campa. Un gradissimo saluto Giovanni a te e a tutti
P.S. tengo ad avvisare, in anticipo prima che lo facciano loro, tutti gli “alletterati” di scusarmi, se lo dovessero ritenere opportuno, per gli errori di ortografia che faccio nello scrivere: purtroppo io ho ripetuto per ben tre anni la prima elementare e la sono rimasto. Grazie per la comprensione
Paolo Piroli
carissimi paolo e giovanni ,negli anni 80 circa venne costituito un comitato (PRO MULA)di cui io presidente del circolo (OASI) ero uno dei promotori,con mia sorella angelina,balsano domenico,barone angelo,e molti altri san donatesi di modena,avevamo preso la palla al volo visto che vi era la talpa che inziava i lavori di traforo per l’acqua dell’ abate marco il tutto in territorio san donatese abbiamo fatto varie riunioni con l’aiuto della cgl di modena nella persona del signor vecchi fernando,che ci forni sia l’appogio politico e manifesti da affigere,i manifesti furono inviati al ‘allora sindaco di san donato ,verbicaro, san sosti,grisolia,altomonte ,il comitato fece una visita anche ai nostri conpaesani di torino per appogiare l,iniziativa,avevamo avuto l’appogio politico con delibera dei cosigli comunale di fiorano modenese,sassuolo,maranello ,e altri comuni vi furono vari incontri con gli allora amministratori san donatesi,venne formato un comitato pro mula anche asan donato,dai comuni limitrofi non venne dato nessun appogio,abbiamo avuto a modena palzzo europa un incontro con il nostro referente politico onorevole belluscio,(l’onorevole ci rispose se mi fate elegere vi faccio la strada ma come tutte le inziative per san donato il tutto fini in una bolla di sapone ,ci venne risposto che vi erano due iniziative un traforo da sant ‘agata belvedere e un altro progetto per la montagna con verbicaro e mormanno san donato.appogio’ l’iniziativa con lettera indirizata a balsano domenico anche il dott.bisignani nostro illustre conpaesano .ci sarebe bastata anche una sola corsia visto che per uscire la talpa anno dovuto costruire la strada fino al bivio di verbicaro
Rispondo sia a Paolo che al sig. Di Giorno con un episodio che mi è capitato proprio ieri Domenica in uno studio medico a Cosenza. Si, un dottore, uno specialista, della sanità toscana che viene a passare, una volta al mese, il fine settimana in Calabria pagato da coloro i quali non abbiamo alcuna fiducia nella sanità Calabrese, pubblica o privata che sia. I nostri Ospedali e i nostri specialisti capaci di appagare la fame di salute che hanno i calabresi, dove sono? Questo il primo punto, e …. continuando a discorrere con il Gentilissimo e anche preparato specialista abbiamo parlato del mio percorso di vita, della mia sistemazione in altra regione Italiana, del perchè del mio rientro in terra calabra e alla fine del discorso, nonostante gli avessi spiegato ben bene il legame che mi ha tenuto stretto alla nostra terra, una domanda gli è venuta spontanea: perchè il voluto e agognato rientro in una regione simile?
Voi mi avete raccontato le cose come stanno e come vengono gestite e io vi ho esposto come ci percepiscono, per quei motivi, persone terze al nostro territorio. Vedete, se i calabresi, residenti, non apriranno le loro menti a nuovi orizzonti, partendo dalla legalità, dal rispetto per il bene comune e dall’operosità di tutti e per tutti la Calabria continuerà ad essere privata di ogni cosa, anche della famigerata A/3. Le ferrovie hanno iniziato con i treni, la ferrovia Ionica ormai è quasi inesistente, e allora cosa volete che possa rappresentare un paesino di poche anime come San Donato di Ninea? Lasciate che sia spolpato fino all’osso, Per concludere ribadisco la speranza che non ci sia nessuno dei vecchi alle spalle di queste liste apparentemente giovani e nuove e che abbiano l’animo sereno per lavorare per la collettività mettendo sul passato una pietra tombale.
chiedo scusa per il ritardo,
Giuseppe, chi era il sindaco e “soci” di allora!. sai Giuseppe te lo chiedo perché se tanto mi da tanto, alcuni dei responsabili di allora, e rispondo a Giovanni, ci sono alla grande anche ora dietro ad alcuni di oggi.
paolo la risposta tela sei data da solo tanto mi conoscono tutti i sindaci e vice sindaci del passato,io non ce lo con nessuno.io li rispetto tutti come persone come amministratori,gli riconosco il bene che anno fatto al paese .in quando a giovanni mi puoi dare del tu visto che abiamo fatto le medie con la dott. lamensa.in quando alle due liste elettorali gli faccio gli auguri e vinga il migliore per il bene di san donato…..