La Redazione & Diritto di Cronaca
Salta la conduttura dell’Abatemarco nel comune di Mottafollone. Disagi alla popolazione della provincia
MOTTAFOLLONE – E’ di nuovo emergenza per quanto riguarda le condutture dell’Abatemarco che, nella notte fra lunedì e martedì, sono saltate mandando in tilt diversi comuni della provincia di Cosenza. Questa volta a dare forfait sono state le tubature in località Gadurso, nel comune di Mottafollone, con possibili conseguenze anche nelle zone di Cosenza e Rende, oltre che il circondario del capoluogo cosentino, della Valle dell’Esaro e della media Valle del Crati. Una vera e propria disgrazia che, purtroppo, da diverso tempo pende sulle teste di tantissimi cittadini. Ma ad essere maggiormente preoccupati sono gli abitanti della zona in cui è avvenuta la rottura. Sono questi, infatti, a lamentare il disagio vissuto oltre ai danni subiti da simili incidenti. «È una situazione divenuta insostenibile -raccontano-, si pensi che in undici anni questo episodio si è già verificato dieci volte. Nonostante tutto, vista la portata del flusso dell’acqua, siamo sempre con il fiato sospeso perché non si sa mai come può evolversi. L’acqua scorre ad una velocità incredibile, visto che ha una pressione di 30 atmosfere e circa 1.000 litri al secondo, e fa paura solo a sentirne il rumore. Il rumore dello scoppio – concludono- ci manda sempre nel panico e siamo stanchi di questa situazione che ogni volta rappresenta quasi una inondazione del nostro terreno».
Così il “gigante malato dai piedi d’argilla”, che parte dalla sorgente Capo d’Acqua di San Donato di Ninea e si snoda per una gran parte del territorio provinciale, mette paura nella popolazione che vive nei pressi del suo tragitto. E a fronte dei danni subiti le famiglie hanno chiesto il risarcimento per i danni del passato, visto che anche il terreno colpito dalla furia dell’acqua risulta essere ormai incolto. Nonostante tutto, però, ancora nessun rimborso è stato ricevuto tanto che gli abitanti del posto non sanno più come agire.
Nel frattempo la Sorical, società che gestisce gli acquedotti regionali, nella mattinata di ieri si è attivata per bloccare l’erogazione dell’acqua informando i comuni serviti dall’Abatemarco del disservizio.
Difficoltà nell’avviare i lavori nel pomeriggio poiché i proprietari dei terreni hanno preteso “rassicurazioni” in merito alla questione. La situazione si è sbloccata intorno alle 15, dopo la notifica dell’ordinanza firmata dal sindaco di Mottafollone, Francesco Antonio Bruno, su input del Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, e dopo l’intervento del comandante della locale stazione dei Carabinieri.
Non si sa quanto tempo occorrerà per ripristinare il tutto, ma la cosa chiesta con fermezza dai cittadini è che i lavori vengano eseguiti “a regola d’arte” visto l’ultima rottura si era verificata nel giugno 2012 nello stesso punto. I tempi, per adesso, restano sconosciuti mentre in tanti si aspettano che si metta la parola fine a questo atavico problema.
5 commenti
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quanto senti queste notizie di come funzionano le cose nella nostra calabria,ti viene il latte alle ginochia dispiace molto per la popolazione colpite dal disagio,ma se uno pensa che il territorio di san donato alimenta l,acqua a buona parte della provincia di cosenza ,e alle sue fontane sgorga acqua non potabile e i depuratori in blechaut, i servizi noi utenti li paghiamo per intero, mi chiedo e vi chido al teritorio di san donato di questo sfruttameno del territorio cosa gli resta…….
Ebbene si..è proprio vero..L’abatemarco, fiume estremamente importante per il nostro meraviglioso territorio, dà il nome ad una rete di acquedotti (la cui fonte principale è proprio in corrispondenza della sorgente del fiume) che serve acqua potabile a numerosi paesi della provincia di Cosenza e alcuni del crotonese..eppure puntualmente, come ogni anno, presenta delle carenze gravi..tutto ciò, naturalmente, anzichè aumentare il prestigio del nostro territorio lo fa sprofondare in una serie di aspetti negativi che si ripercuotono ormai da innumerevoli anni..x quanto riguarda invece la situazione “acqua potabile” a San Donato di Ninea (paese in cui abito)la situazione è davvero grottesca..pensate un pò..quando si parla di noi ci etichettano come “IL PAESE DELL’ACQUA”..ma staremo mica scherzando??? Una volta, forse, ora non più!!! Purtroppo la famosa “Acqua del rubinetto” non è “bevibile” al 100%100..quindi siamo costretti sempre a spostarci in posti come “Mezza Fiumina” per poter usufruire di un pò d’acqua “DECENTE”..e vabbè..roba da pazzi..che peccato..cara amministrazione comunale (che ormai sei a pezzi) “SVEGLIA”..Sono 2 anni che amministrate e non avete fatto un bel niente..ma NIENTE NIENTE NIENTE..mi dispiace per il voto che vi ho dato..un voto PERSO!!! Il sottoscritto vorrebbe un paese diverso, dove prevalgano CULTURA e CIVILTA’..e invece si stà verificando tutto il contrario..siete stati buoni solo ad infangare chiunque non fosse dei vostri (e attualmente anche chi è stato con voi a supportarvi) con le vostre menzogne e con le vostre demagogie..speriamo che le cose si risollevino un pò in futuro, ma la vedo dura..in questi 2 anni abbiamo “RAGGIUNTO LA FRUTTA” come si suol dire “terra terra”..a presto..
Come ex cittadino, da molto tempo solo originario, di San Donato, nonostante i tempi che corrono avevo sperato in un miglioramento della situazione in tutte le direzioni. Il commento precedente dice altro. Peccato veramente!
Caro Giovanni è triste affermarlo ma questa amministrazione comunale, finora, ha” FALLITO” alla grande..la precedente amministrazione, nonostante qualche errore (anche grave), si distingueva da questa per la trasparenza, la sincerità e la bontà che aveva..e, comunque, ha provato a fare qualcosa..facendo lavorare, pur se per un breve periodo, qualche persona (assistenza anziani, per citarne una!!!)..purtroppo e dico purtroppo, siamo diventati un paese di trogloditi (ovviamente non tutti) e i primi ad esserlo sono soprattutto quelli dell’amministrazione comunale..la cosa più grave è che questi trogloditi, attualmente, sono in stragrande maggioranza rispetto alle persone come si suol dire “normali e civili”..Il sindaco (che si è buttato la zappa da solo sui piedi 2 anni fa), sulla carta, dovrebbe essere l’organo monocratico posto al vertice dell’ente territoriale locale di base e, invece, non ha “MAI COMANDATO”..ma hanno preso il sopravvento altre cariche della maggioranza..ecco perchè siamo diventati il paese degli amministratori che vanno in giro sul cavallo (con tutto il rispetto per questo splendido ed elegante animale)..NON SIAMO MICA NEL WEST!!! Ma i problemi sono svariati ed innumerevoli..sicuramente è una amministrazione che non stà attraversando un momento roseo..diciamo che è quasi a “PEZZI”..il Sindaco è LATITANTE..non si vede mai..parte sempre..e il motivo sai qual’è? E che, dato che è molto diverso dal resto dei suoi compagni “politici”, si è rotto le scatole..lo stanno facendo esaurire..povero Franchino..ma se l’è voluta..a perso anche tutti gli amici..lui che era “della compagnia”..bisognava capire prima con quali persone andava a parare..e invece si è fatto plagiare e si è immerso nella parte al 100%100..comunque penso che, ad oggi, si sia pentito alla grande..in definitiva questa amministrazione comunale, finora, si è fatta ammirare solo in negativo..bugie, menzogne e ipocrisie sono la carta d’identità di questa amministrazione..la cosa che mi fa più male è che, quando c’era l’amministrazione precedente, c’è stata una continua protesta e lamentela nei suoi confronti, anche violenta, nonostante avessero fatto qualcosina..ora, invece, regna il “silenzio”..
Mi dispiace veramente di quanto mi fai constatare, la mia speranza, anche come coetaneo del sindaco, è solo quella che riesca a riprendere le redini della situazione e ad iniziare un persorso pro San Donato. Altri due anni in tali condizioni saranno molto difficili da passare. In bocca al lupo San Donato!!!