Domenica delle Palme

La Redazione

Domenica delle Palme

Nel calendario liturgico cattolico la Domenica delle Palme è celebrata la domenica precedente alla festività della Pasqua. Con essa ha inizio la settimana santa ma non termina la Quaresima, che finirà solo con la celebrazione dell’ora nona del giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione vespertina si darà inizio al Sacro Triduo Pasquale.

Nella forma ordinaria del rito romano essa è detta anche domenica De Passione Domini (della Passione del Signore). Nella forma straordinaria la domenica di Passione si celebra una settimana prima, perciò la Domenica delle Palme è detta anche Seconda Domenica di Passione.

Questa festività è osservata non solo dai Cattolici, ma anche dagli Ortodossi e dai Protestanti.

In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma . La folla, radunata dalle voci dell’arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente gli rendevano onore.

Celebrazione liturgica

In ricordo di questo, la liturgia della Domenica delle Palme, si svolge iniziando da un luogo al di fuori della chiesa dove si radunano i fedeli e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma che sono portati dai fedeli, quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa. Qui giunti continua la celebrazione della Messa con la lunga lettura della Passione di Gesù. [1] Il racconto della Passione viene letto da tre persone che rivestono la parte di Cristo (letta dal sacerdote), dello storico e del popolo. In questa Domenica il sacerdote, al contrario di tutte le altre di Quaresima  (tranne la quarta in cui può indossare paramenti rosa) è vestito di rosso.

Tradizioni

Generalmente i fedeli portano a casa i rametti di ulivo e di palma benedetti, per conservarli quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti ed amici. In alcune regioni, si usa che il capofamiglia utilizzi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, per benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua.

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1 commento

    • caterina il 24 Marzo 2013 alle 8 h 46 min
    • Rispondi

    il Signore ci ha lasciato tanto ………Amore che noi dovremmo mettere in atto ,seguire ……..molti se ne ricordano solo per le festività più importanti si diventa più buoni più umili e poi …….beh un ramoscello d’ulivo è solo un simbolo ma con esso il Signore ci ha donato l’esempio dell’umanità ………..non è solo un giorno …..si può essere amorevoli anche con il vicino con un vecchietto solo con un’ammalato abbandonato se non si può andare a messa per questo motivo il Signore ci ama lo stesso e li che lui è vicino sorride perchè tu fai quello che lui ha fatto senza risparmiarsi ………queste le mie frasi buttate stamani cosi di getto …..b. domenica delle palme a tutti . ” Pace”
    Nel cielo volano beati tanti angeli di Dio…….
    le colombe portano il loro messaggio …………pace
    pace per chi è in guerra
    pace per le famiglie
    pace per le coppie
    pace per un figlio
    pace per gli ammalati
    pace per i disperati
    pace per i carcerati
    pace ai poveri abbandonati
    pace a chi la forza di andare oltre
    superando con amore le varie difficoltà
    regalando con un sorriso ed il cuore
    un atto di generosità
    pace a chi tende le mani per riempire quelli di altri
    la pace è l’umiltà che il Signore ogni giorno ci insegna
    amiamoci
    l’amore è come un fuoco ardente
    può riscaldare un intero mondo …….
    Ferraro Caterina

    angelo sereno

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