Maratonina “Campolongo”, vince un ruandese davanti a sei kenioti
Agosto 2012- la Redazione & Diritto di Cronaca
Maratonina “Campolongo”, vince un ruandese davanti a sei kenioti
SAN DONATO DI NINEA – Vince l’Africa. Ben sette i rappresentanti africani fino al settimo posto assoluto; prima fra le donne l’unica esponente del Continente nero. La vittoria assoluta della Maratonina dedicata al Barone Campolongo, ripresa dopo alcuni anni, è andata al ruandese Eric Sevaire (1983) della società Acsi Campidoglio Palatino, che ha completato il percorso di 13,5 km in 42’08”. Dietro il plotoncino dei kenioti partecipanti: William Kibor 43’45” (Gp Parco Alpi Apuane); Hosef Kisorio Kimeli 45’10” (Atletico Castello); Noah Kipsang Kemel 46’18”(Atletico Futura di Figline Valdarno); Philemon Kipngeno Tonui 46’ 40” (Atletica Recanati) e Denis Kipkemoi Chirchir 47’ 10” (GS Orecchiella Garfagnana). Al settimo posto un marocchino, Said Elotmani. Per scorgere il primo calabrese bisogna arrivare all’ottavo posto con Danilo Ruggero (Runners Crotone), mentre il primo cosentino Agostino Esposito (K42 Cosenza) si piazza al nono posto. Decimo il messicano Eric Sanchez Chavez, pur tesserato con il Team Basile Cetraro. Una delle corse in salite più dure del circuito nazionale, 10 km. in falsopiano e gli ultimi 3,5 con un’aspra salita del 7% di pendenza, ha visto poco più di cinquanta iscritti tagliare il traguardo finale. Fra di essi, l’unica concorrente femminile che ha portato a termine la gara in 53’ e 12” è stata Hellen Sepgurgat (classe 1987) della società Jointventure di Catania con il tempo. Il Trofeo “Barone Franco Campolongo” è andato alla K42 Cosenza, società più rappresentata con ben cinque atleti nei primi venti, mentre la Coppa “Luigi Iannitelli”, dedicata a chi si è sempre distinto nel sociale, è andato a Innocenzo Panebianco, primo sandonatese che ha tagliato l’arrivo. Per le categorie, infine, la M35 è stata appannaggio di Greco David; la M40 è andata a Giovanni Rega; la M45 ad Antonio Marotta; la M50 a Salvatore Mele; la M55 a Perticaro Pasquale e la M60 ad Antonio Vigna. La gara, in un pomeriggio ventoso, è stata organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco De Rose (che ottenne risultati da podista nei primi anni della corsa), in collaborazione con la Fidal, comitato provinciale di Cosenza e con il patrocinio di Regione Calabria, Amministrazione Provinciale ed Ente Parco Nazionale del Pollino. Buono il servizio d’ordine effettuato da carabinieri, polizia municipale e volontari oltre che quello sanitario garantito dalle Misericordie di San Sosti e Sant’Agata d’Esaro. Presente il prof. Vincenzo Caira, presidente provinciale Fidal ed i giudici di gara Ermenegilda Boghetto; Isabella Spina; Giuseppe Crivella e Ivan Italia.
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8 commenti
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Per me il migliore resta sempre il cane…….che assieme agli altri atleti fanno 42, almeno io ne ho contati tanti….e li ho pure fotografati tutti, a meno chè ce ne siano stati altri dopo il passaggio dell’ambulanza!!!!!!
W l’Africaaaaaaaaaaaaaaaaa……..
Confermo Gianfranco erano soltanto 42 il numero ristretto di atleti compresa una sola donna, con un montepremi del genere BE, BE, NON C’è BISOGNO DI AGGIUNGERE ALTRO….Giusto come diceva Emilio Fede…………… anche se fuori gara un solo ed unico vincitore morale e sul campo Innocenzo PANEBIANCO…
Gianfranco le gare per regolamento le chiude l’ambulanza, tranquillo nessun atleta dopo…..MEDITATE MEDITATE
Caro Gianfranco
SILENZI,,,cita una canzone di Renato Zero
nel 2011 per la vergognosa operazione messa in atto, soltanto il Sig. Giovanni Benincasa ha scritto qualcosa,,,,,,,,,,,,,oggi con questa figura alla Emilio Fede……………Il rispetto fra ATLETI ESISTE,,,,,,,
L’Italia è arrivata a questo stato proprio per la vergognosa omertà che ci contraddistingue nel mondo! Io non ho nessun problema, esprimo quelle che sono le mie constatazioni e divulgo il mio pensiero sempre con il massimo rispetto delle persone. Fin quando siamo in democrazia mi pare che risulti tutto legale……o sbaglio? Non devo ringraziare nessuno per quel poco che ho…questa per me è già una grande vittoria!!!!
Come si puo notare è da un po di giorni che non mi faccio vivo su queste pagine per motivi personali, ma mi documenterò su ciò che ho scritto nel 2011 e risponderò se e quando mi sarà possibile. Per l’accostamento al citato giornalista non me ne do pena ……per me nel parlare o nello scrivere al primo posto pongo il rispetto dell’interlocutore a patto che questi lo capisca.Cordialità all’atletica San Donato. Giovanni
Caro Giovanni
Non ricordo di averti accostato al citato (MAI CITATO) giornalista, mio EX conoscente personale (quando scrivevo per un giornale ho ricevuto molte serie minacce ed ho continuato lo stesso, MAI VENDUTO) al contrario di lui, mentre tu sei gentile e moderato. Il mio riferimento a te era nel senso positivo inerente il comportamento messo in atto nel 2011 da alcune persone per bloccare dedicata al Barone e per ultimo al defunto Luigi Iannitelli, sei stato l’unico ad esprimere il tuo rammarico per l’accaduto. Purtroppo perloro quest’anno hanno cercato di dire qualcosa……I FATTI, LE CIFRE DICONO BEN ALTRO………………….UNA MISFATTA………. un saluto Gregorio
Ciao Gregorio, mi dispiace di aver mal interpretato il tuo scritto, tant’è che ho molto rispetto per la memoria sia di Luigi Iannitelli, di cui ho vaghi ricordi, che del Barone che in tempi passati ha fatto tanto per il paese. Credo anche di serbare gran rispetto per il prossimo. In caso di discussione mi altero ma non in modo sconsiderato, quindi chi mi fa perdere le staffe lo scarico nell’indifferenza e con lui eviterò ogni contatto senza mai negargli il rispetto.
Gregorio quest’estate ho avuto la possibilità di sostare qualche ora in più a San Donato ed ho avuto anche la possibilità di scambiare qualche battutta con più persone e quello che ne è emerso è che sono più fiduciosi e orgogliosi gli anziani che non i giovani e questo è un vero dispiacere poichè in altri luoghi ci sono giovani che tornano a scommettere sulle loro origini, ma hanno voglia di inzuppare di sudore la loro camicia. Mi dispiace. Saluti! Giovanni
ciao Giovanni
Onestamente la fiducia degli anziani non so a cosa l’attribuiscono, visto che il paese è quasi in coma, contenti loro, con altri problemi in più visto che per far le analisi ora devono pagare una macchina e farsi portare a Lungro o Castrovillari. I giovani? quei pochi che ci sono, cosa fanno? NIENTE sia per loro che per il paese.
un caro saluto