Terzo concorso di poesia “Nni pìacidi u dìalettu”

Luigi Bisignani 

San Donato di Ninea 07/11/2024

Si è tenuta ieri nella Sala Consiliare del Comune di San Donato di Ninea, la cerimonia di premiazione del Terzo concorso di poesia “Nni pìacidi u dìalettu”, rivolto agli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo San Sosti – Malvito del plesso Luigi Alfonso Casella di San Donato di Ninea, indetto da Maria Polidoro.

Ad accogliere e dare il benvenuto ai ragazzi, agli insegnanti e familiari tutti, è stato il Sindaco, Vincenzo Russo, che ha sottolineato il grande valore del dialetto e l’Assessore ai Servizi Sociali e Sanità, Dott. Fiorino Cerchiaro.

Maria Polidoro, organizzatrice del Concorso, dopo aver ringraziato il Sindaco, l’Amministrazione Comunale, il Dirigente scolastico, Prof. V. Tedesco, le insegnanti che con grande impegno sono riuscite in un tempo assai ridotto a aderire alla proposta, i ragazzi, che con entusiasmo si sono avventurati in questa impresa, ha ribadito l’importanza del dialetto, lingua-madre, anima della terra che lo parla, espressione di tradizioni, cultura, visione del mondo, patrimonio di valore inestimabile da proteggere e coltivare.  E’ una lingua, il dialetto che non deve contrapporsi alla lingua italiana, ma deve essere complementare ad essa con la ricchezza di tutte le sue sfumature nella lettura delle vicende del mondo e del mondo interiore.

Ha sottolineato la peculiarità del dialetto calabrese, uno dei dialetti più ricchi in Italia con radici in tempi antichi. E’ presente in esso, infatti, il latino, il greco, l’arabo, lo spagnolo, il francese. Ha ricordato lo studioso tedesco, Gustav Rohlfs, che è rimasto cinquant’anni in Calabria per studiarlo, producendo un dizionario molto ricco e l’inglese ancora vivente, John Trumper, che ha elaborato un vocabolario calabro etimologico.

Si è anche soffermata sull’importanza della poesia, luogo di grande bellezza e di trasformazione. La poesia come espressione di sentimenti, emozioni, pensieri, di contentezza, trasfigurazione del dolore, ma anche veicolo di denuncia, impegno civile.

Le poesie delle prime tre posizioni sono state:

U spupulamìantu ‘i Santu DunatuA micizia, entrambe della Scuola Secondaria e A paci ghè, della Scuola Primaria. In premio, sono stati donati dei libri (andranno ad arricchire la biblioteca della scuola), perché la lettura rende i giovani uomini di domani pensanti e liberi, dice Maria, capaci di trasformare il mondo, renderlo migliore.

Dopo la premiazione, le autorità, i ragazzi, gli insegnanti, i familiari, si sono recati alla “scalinata” per scoprire le poesie vincitrici del Concorso dello scorso anno, riportate su mattonelle.

Giovanna Fiore.

Una mattinata di mite autunno, di dolce festa, per il cuore di piccini e grandi.

 

 

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