8 Marzo Festa della Donna

Luigi Bisignani

Buona Festa a tutte le Donne.

L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del Partito socialista americano. L’anno seguente, nel 1910, l’iniziativa venne raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.

Dai documenti del congresso non risultano chiare le motivazioni che spinsero alla scelta proprio di quella data. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione.

Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917.

 

FALSI STORICI. In alcuni Paesi si fa invece riferimento a un episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero a uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio nel 1857. In Italia e altri Paesi si è fatto spesso riferimento a  un rogo del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne. La leggenda narra che avvenne in una fabbrica di camicie – peraltro inesistente – l’8 marzo. In realtà l’incendio avvenne in febbraio e a seconda dei Paesi cambiano le date, i luoghi e il numero delle vittime.

Secondo Tilde Capomazza e Marisa Ombra, che nel libro 8 marzo (Utopia) hanno studiato le origini della celebrazione, le motivazioni date nel ’21, troppo legate a un preciso momento politico, vennero presto abbandonate e sostituite da eventi più simbolici.

LA MIMOSA PER LA FESTA DELLE DONNE. La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.

“Mimosa”

Closeup of ball shaped Mimosa flowers

Si svegliò

inebriando con il suo profumo l’ormai noioso inverno.
Quell’inverno invidioso
che soffiava il suo gelo per offuscarne
la dolce e meravigliosa anima.
Mimosa chiese aiuto al suo sole
ed ebbe i suoi capelli
adornati da tante goccioline dal colore giallo divino
Mimosa implorò le sue stelle
ed ebbe il mese del freddo per fare esplodere il suo cuore annullandosi donò tutto il suo candore.
Illuminata da tutte le costellazioni ebbe Vita.
Fu donna
divenne moglie
divenne madre
divenne figlia
divenne amante
divenne compagna
Conobbe le pene
l’indiscreminazione,
conobbe l’amore
complicato
complesso
facile
difficile.
Mimosa, radiosa, tolse dagli alberi quel velo di bianco
coprendoli col suo colore di gialle corolle brillanti,
adornando come collane quei rami intrecciati
ormai sofferenti.
Mimosa danza estasiata,
felice non chiede….
Immersa nei suoi silenzi…
aspetta…
Urla la sua rabbia…
con sorrisi di disperazione…
Attende qualcuno che sciolga i suoi nodi di corde
ramificate dentro di lei.
Attende chi sfiora le sue guance…
provocando quel rossore e quel tremolio che lei avverte
con quel sentimento , sofferto
richiamando il suo AMORE…..

Ferraro Caterina

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