Luigi Bisignani
U FURISIEDDDRU :
Nelle nostre zone c’erano le famiglie povere e quelle ricche ,non esisteva una classe bastava per essere considerata una famiglia ricca possedere poche cose come qualche orto,qualche appezzamento di terreno,un castagneto,qualche animale insomma qualche voce di questo elenco. questi possedimenti erano basilari per determinare la ricchezza di una famiglia.il povero si offriva per lavorare alle dipendenze del ricco quasi sempre solo per mangiare ed assolveva i lavori in campagna e custodiva gli animali.
Insomma faceva il « f u r i s u ».
Quando questultimo andava in campagna,il padrone gli dava spesso un pezzo di pane integrale=mischiddru= condito con pomodoro strofinato,sale,origano ed olio il tutto avvolto in un= stiiavuccu =tovagliolo gli veniva dato integrale perche’ considerato di qualita’ inferiore rispetto a quello bianco che mangiava il padrone, si faceva questa opezazione per non far perdere tempo al furisu infatti mangiando sul posto di lavoro evitava il viaggio per mangiare a casa,e poteva cosi’ lavorare di piu’.questo tipo di pane ha preso cosi’ il nome di furisieddru che in effetti era l’alimento basilare del furisu.noi lo cerchiamo con interesse nei supermercati e lo mangiamo con voracita’ condito come il furisu.
Presentazione
Le friselle sono una delle specialità più tipiche della Calabria : dei croccanti taralli prodotti con farina di grano duro (in commercio si trovano anche di farina integrale) che vengono tagliati a metà in senso orizzontale e poi infornati fino a farli biscottare.
Per condire le classiche friselle Calabrese, tipicamente si usano solo pomodoro, aglio, olio e sale, me noi abbiamo scelto di arricchire la nostra versione con filetti di alici marinate, origano e basilico. Vi consigliamo di gustate le vostre friselle come antipasto, come fareste con una bruschetta, oppure considerarle un piatto unico estivo e saporito: in ogni caso, il loro sapore unico vi conquisterà!
Variante di friselle :
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