La Redazione
“Un Marinaio di Montagna”
Nacqui tra le Calabre montagne
terra di gente arguta e fiera,
con profonde radici contadine;
Là dove si producono le miglior castagne.
Amavo la mia terra e i miei monti,
andavo per boschi a cogliere castagne,
felice mi dissetavo a fresche fonti
immaginando un mondo senza lagne.
Ma. un giorno mi venne un’idea repentina
mi precettai per l’arruolamento volontario in Marina;
Proprio Io che non sapevo nuotare
dovevo andare a vivere sul Mare.
Salutai i miei monti e al mare andai.
Già la prima volta; lo vidi agitato assai,
mi apparve enorme, tetro, ma me ne innamorai:
da quel giorno divenni un Marinaio.
Decine di anni a “bordo” della Marina
sulle Navi e a Terra
L’Amicizia l’ha fatta sempre da regina.
Lì non ho rimpianto mai le mie montagne.
Or che sono pensionato,
ai miei monti son tornato.
Con lo sguardo accarezzo i massicci della Sila e del Pollino,
ma guardo ad oriente e il Mare mi è vicino. “IL MARINAIO” Tenente di Vascello (r.)
Giovanni Benincasa
3 commenti
Complimenti Giovanni in ognuno di noi c’é un poeta.
Non esageriamo, credo di non averne alcuna capacità. Comunque grazie a Luigi per averla pubblicata sul nostro giornale.
Autore
Di Niente Giovani, ho semplicemento seguito il mio istinto per la bella scrittura…